Il Ministero scalda i motori per l’avvio dell’anno scolastico 21/22. Dopo i trasferimenti pubblicati il 7 giugno e i conseguenti decreti di rettifica in
autotutela, le Utilizzazioni e le Assegnazioni Provvisorie, le cui domande dovranno essere presentate entro il 5 luglio (non si prevedono proroghe), è la volta delle immissioni in ruolo, che quest’anno vengono programmate con notevole anticipo rispetto agli scorsi anni.
Le immissioni in ruolo, secondo il cronoprogramma ministeriale, si svolgeranno con quasi un mese di anticipo rispetto agli altri anni e come per lo scorso anno con modalità on line.
Sarà questa, anche per gli anni a venire, la procedura con cui saranno disposte le immissioni in ruolo?
Sembrerebbe proprio di sì, le vecchie immagini di docenti, assistiti dai familiari, che dopo tanti tentennamenti scelgono la sede, accalcandosi in aule surriscaldate degli Istituti Scolastici, con gli impiegati e i sindacalisti dietro un tavolo, sembrano definitivamente e fortunatamente relegate al passato.
In questi giorni al Ministero si sta mettendo a punto il sistema informatico con cui si procederà alle prossime immissioni in ruolo. Si partirà da subito, forse già dal 28 giugno, con le immissioni in ruolo per surroga sui posti residuati sul contingente 20/21, le nomine avranno una retroattività giuridica all’1.9.2020 ed economica all’1.9.2021.
Questi docenti, vincolati, non potranno presentare domanda di Utilizzazione e Assegnazione provvisoria per il prossimo anno e per i tre anni a seguire né potranno presentare domanda di trasferimento per tre anni.
Poi, a seguire, avranno luogo tutte le altre immissioni in ruolo sul contingente 21/22, ancora da determinare; in primis dai concorsi regionali del 2016 e del 2018 nonché, da quest’anno, anche dalle graduatorie regionali del concorso straordinario nella scuola secondaria di primo e di secondo grado di cui al DDG 510/2020.
Successivamente dalle GAE e a seguire, laddove le GAE provinciali risultino esaurite, anche dalle GPS.
Ricordiamo che sono convocati per l’attribuzione della sede prima coloro che sono inseriti in graduatorie concorsuali regionali (2016, 2018, 2020) e successivamente i docenti inseriti nelle GAE e nelle GPS provinciali.
La procedura come per lo scorso anno prevede un unico turno di nomina, chi è in più graduatorie e in più classi di concorso deve indicare le preferenze fra le province (se è in una graduatoria regionale) e le classi di concorso per cui è inserito nelle graduatorie chi è nelle graduatorie provinciali solo l’ordine delle classi di concorso.
Ricordiamo che la sede attribuita è una sede definitiva, il neo immesso in ruolo dovrà prestare effettivo servizio per tre anni in tale sede prima di poter chiedere il trasferimento, l’utilizzazione e l’Assegnazione Provvisoria.
Tutti i neo immessi in ruolo al pari dei neo trasferiti o di coloro che hanno ottenuto l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria dovranno prendere servizio il primo settembre.
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