Durante l’interrogazione parlamentare che si è svolta oggi, mercoledì 3 maggio, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha risposto anche sulla questione del reclutamento.
Colgo l’occasione per una brevissima replica anche all’onorevole Bonetti, perché è noto che i ritardi accumulati dal precedente Governo hanno avuto un’influenza significativa proprio sulla procedura di costruzione degli asili nido. E senza quegli interventi di semplificazione che abbiamo adottato fin da febbraio probabilmente non saremmo mai riusciti a rispettare i tempi previsti.
Detto questo, sono particolarmente grato per il quesito posto dall’onorevole Latini perché mi offre la possibilità di rimarcare l’impegno di questo Governo, e mio personale, ad affiancare alle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) un assai rilevante piano di assunzioni di personale docente, per un totale di circa 56 mila insegnanti, per il prossimo anno scolastico 2023/2024.
Premetto che con questo piano intendiamo dare, anzitutto, una risposta significativa e tempestiva alle esigenze degli studenti con disabilità, garantendo maggiore qualità dell’insegnamento e continuità didattica e riducendo, al contempo, il fenomeno del precariato degli insegnanti di sostegno.
Si tratta, infatti, della più rilevante immissione in ruolo su posti di sostegno degli ultimi anni, pari a circa 19mila unità, destinata ad aspiranti docenti in possesso del titolo di specializzazione.
Di questi, circa 17mila saranno reclutati attraverso una procedura straordinaria di assunzione dalla prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze, in esito al superamento dell’anno di prova e di una prova finale che comprenderà anche una lezione simulata e che sarà valutata da una commissione con la presenza – a differenza del passato – anche di commissari esterni alla scuola di assegnazione.
Nel piano straordinario previsto per il prossimo anno scolastico sono altresì ricomprese le assunzioni mediante lo scorrimento delle graduatorie vigenti – in massima parte su posto comune – per oltre 38mila unità, di cui 36mila quali idonei dei concorsi di merito e 2000 dalle Graduatorie ad Esaurimento.
Con riferimento, invece, alle misure da adottare in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza voglio evidenziare che, nonostante non si siano ancora avviati i percorsi universitari di formazione iniziale, non certo per colpa di questo Governo, bandiremo prima dell’estate una procedura concorsuale per l’assunzione di circa 35mila docenti, che abbiano maturato 36 mesi di servizio o che siano in possesso dei 24 crediti formativi universitari.
Siamo consapevoli degli obiettivi che ci impone il Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede l’assunzione di 70mila docenti entro dicembre 2024.
Tuttavia, quanto fin qui illustrato dimostra che, nonostante i ritardi maturati dal precedente Governo – i quali, peraltro, ci stanno imponendo una continua interlocuzione con la Commissione Europea per concordare gli adeguamenti necessari ad assicurare l’attuazione della riforma – siamo riusciti a costruire un ulteriore percorso di reclutamento del personale docente, dando risposte a chi insegna da tempo, ma soprattutto ai nostri ragazzi, che hanno il diritto di avere docenti qualificati e in cattedra sin dal primo giorno di scuola. Sono complessivamente quasi 100.000 docenti che andremo ad assumere.
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