Attualità

Reclutamento docenti, Sasso: “Basta quiz a crocette. Precari sottopagati e lontani da casa? Non potranno mai dare il meglio”

La scuola è uno dei temi caldi della campagna elettorale in atto in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Sono molti i politici che stanno esponendo le loro idee per migliorare il sistema scuola. Il nodo su cui ci si concentra maggiormente? La questione reclutamento docenti.

Reclutamento docenti, la proposta di Sasso e della Lega

Proprio su questo punto si è espresso con un post su Facebook l’attuale Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso (Lega) che ha indicato cosa attuerà il suo Partito in merito nel caso in cui andasse al Governo. “Come centrodestra, una volta tornati insieme al Governo, diremo basta al reclutamento ipernozionistico, preferendo valutare un insegnante in base alle proprie capacità di trasmissione del sapere agli studenti e non perché ha superato un quiz a crocette”, ha scritto.

Nel concreto, Sasso ha parlato delle priorità della Lega a proposito di scuola: “Creare dei percorsi abilitanti speciali per i precari con almeno 36 mesi di servizio e reperire immediatamente le risorse necessarie per adeguare lo stipendio del personale docente, educativo ed Ata all’inflazione e al costo della vita. La scuola merita rispetto”.

I mali del precariato secondo Sasso

Sasso ha anche speso qualche parola sulla piaga degli insegnanti precari, scrivendo che il loro sentimento di instabilità può avere conseguenze negli studenti: “La scuola deve tornare a sorridere anche attraverso la serenità di chi ci lavora. Un insegnante precario, sottopagato e distante mille chilometri da casa sua non potrà mai dare il meglio di sé ai nostri ragazzi”, ha detto il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione.

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Redazione

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