Reclutamento DS, per l’Anp il testo del D.L. 104 va rivisto
Rivedere l’emendamento (17.31) approvato in sede di esame del Decreto Legge 104 (Decreto scuola) con cui “si creano, di fatto, , recuperando in varie forme le posizioni di diverse categorie di aspiranti alla dirigenza”. La richiesta formale è dell’Anp, il sindacato dei dirigenti scolastici e delle alte professionalità della scuola, ed è contenuta in una lettera indirizzata ai componenti la VII Commissione della Camera e al ministro dell’Istruzione Carrozza. Secondo l’Anp la disposizione che consente l’accesso alla dirigenza scolastica, con procedure riservate variamente modulate, a una molteplicità di aspiranti, al di fuori dell’ordinario percorso concorsuale “si colloca in radicale contraddizione concettuale e politica con la ratio di base dell’art. 17 del Decreto, intesa a risolvere i problemi di organico della dirigenza scolastica attraverso la cadenza annuale delle procedure di reclutamento, affidate alla Scuola Nazionale di Amministrazione”.
Nella lettera, firmata presidente dell’Anp, Giorgio Rembado, il sindacato rilancia la sua proposta di reclutamento: “istituire tre distinte procedure concorsuali, con prove scritte e orali, che dovrebbero servire a recuperare aspiranti di precedenti percorsi ormai esauriti, avrà come risultato quello di allungare i tempi e non di accorciarli. Tanto più che ogni prova porta con sé uno strascico di contenzioso, che allunga i tempi e rende sempre provvisorio l’esito”.
“Vorremmo che, almeno per una volta e data la delicatezza della materia, il criterio guida – scrive ancora il sindacato – fosse quello dell’interesse pubblico e non di quelli di singole categorie, pur meritevoli in astratto di considerazione. E l’interesse pubblico è quello di avere, nel più breve tempo possibile, dirigenti scolastici assunti pleno jure con procedure trasparenti e ordinarie, non all’insegna delle più varie emergenze, presenti e passate”. L’Anp segnala anche un altro rischio: “ammettere a beneficiare di un percorso riservato coloro che hanno un contenzioso aperto, a prescindere dalla natura delle relative rivendicazioni, costituisce un messaggio ambiguo e pericoloso. In futuro, nessuno accetterà più un risultato sfavorevole: tutti promuoveranno e sosterranno qualunque ricorso possibile, nell’attesa di una sanatoria”. In mancanza dei tempi tecnici per agire prima della discussione in Assemblea, l’Anp chiede di intervenire in quella sede “per rimuovere quello che appare come un autentico infortunio per la scuola e per la categoria dei dirigenti prima che per l’attività legislativa”.