Reclutamento e formazione, emendamenti (inutili) di FdI su middle management e carriera dei docenti
Il decreto 36 è ormai alle battute finali: lunedì mattina alla Camera si svolgerà il dibattito conclusivo e nel pomeriggio ci saranno già le operazioni di voto. Il provvedimento è assolutamente blindato, ciononostante l’opposizione ha depositato diversi emendamenti che certamente non saranno presi in considerazione ma sono indicativi degli orientamenti politici. Le proposte di modifica più significative sono quelle presentate dai deputati di Fratelli d’Italia e riguardando, in particolare, questi aspetti:
estendere anche al personale delle scuole paritarie alcune misure previste per l’abilitazione e il reclutamento dei docenti;
eliminare la possibilità di ripetere l’anno di prova in caso di esito sfavorevole;
attribuire alla Scuola di alta formazione il compito di definire percorsi di formazione in servizio strutturati volti a garantire lo sviluppo di professionalità e competenze per attività di progettazione, tutoring, mentoring, coaching rivolti a docenti con incarichi di collaborazione a supporto del sistema organizzativo dell’istituzione scolastica e della dirigenza scolastica;
articolare la professione docente nei tre distinti livelli di docente iniziale, docente ordinario e docente esperto, cui corrisponde un differente riconoscimento giuridico ed economico della professionalità maturata; ai docenti esperti verrebbero attribuite responsabilità anche in relazione ad attività di formazione iniziale e di aggiornamento permanente degli altri docenti, di coordinamento di dipartimenti o gruppi di progetto, di valutazione interna ed esterna e di collaborazione con il dirigente dell’istituzione scolastica;
estendere la carta del docente anche al personale non di ruolo;
prevedere misure di incentivazione per i docenti che operano in zone disagiate;
garantire che i concorsi per docenti si svolgano con cadenza annuale attribuendo al Ministero il compito di definirne le modalità di svolgimento
Come abbiamo detto, gli emendamenti in questione non hanno nessuna possibilità di essere presi in considerazione in quanto sul decreto verrà posta la fiducia e non ci sarà di fatto la possibilità di accogliere modifiche. Le proposte di FdI sono tuttavia un indicatore importante che consente di comprendere meglio la linea politica del partito.