Nella giornata del 9 maggio le Commissioni riunite Lavoro e Affari Costituzionali della Camera hanno svolto una serie di audizioni informali sul provvedimento di conversione del decreto legge 44 in fatto di “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Amministrazioni pubbliche”.
Il decreto, come abbiamo già più volte scritto, contiene misure di rilevante interesse per la scuola.
Per il momento si conoscono le proposte formulate dalla Cisl che ha formulato numerose osservazioni sottolineando soprattutto la necessità di rendere strutturali alcune misure importanti.
“Bene aver rimosso anche per i neo assunti 2022/23 i vincoli alla mobilità – scrive Cisl Scuola in un comunicato di poche ore fa – ma occorre fare di più, riconsegnando interamente la materia alla contrattazione. Sempre in materia di mobilità, occorre ampliare le possibilità di trasferimento interregionale per i dirigenti scolastici, anche per limitare il più possibile il delricorso alle reggenze”.
“Sul reclutamento – prosegue il sindacato di Ivana Barbacci – chiediamo di rendere strutturale, ed estesa a tutte le tipologie di posti, la possibilità di assumere con prospettiva di stabilizzazione dalle GPS di prima fascia, che il decreto legge ha prorogato di un altro anno solo su posti di sostegno. Anche in questo caso trova positivo ascolto, anche se in modo limitato e parziale, una richiesta della CISL Scuola, che considera il sistema del doppio canale una soluzione ottimale per un reclutamento aderente alla realtà e alle esigenze della scuola”.
“Altre richieste della CISL – sottolinea il sindacato – riguardano lo scorrimento dalle graduatorie degli idonei per le prossime assunzioni di docenti e dirigenti, e un rafforzamento degli organici ATA per supportare i progetti di innovazione legati agli investimenti del PNRR”.
In merito alla questione della mobilità, così si è espressa la Cisl in sede di audizione: “Il comma 20 dell’articolo 5, rimuovendo un vincolo alla mobilità, consentirà a circa 11.000 docenti la possibilità di ottenere una sede di lavoro più vicina alla propria famiglia. Tuttavia, come detto, si tratta di una soluzione limitata e parziale, in quanto i vincoli alla mobilità torneranno a operare per i docenti assunti per il prossimo anno scolastico. Pertanto riteniamo necessario riconsegnare la materia alla contrattazione, sede naturale e legittima nella quale già in passato sono state individuate soluzioni efficaci per sostenere l’obiettivo, assolutamente condiviso, di favorire la continuità didattica”.
E per concludere: “In materia di procedure assunzionali del personale docente occorre prevedere una specifica norma che garantisca in modo permanente lo scorrimento delle graduatorie di merito degli ultimi concorsi con la possibilità di assunzione per tutti gli idonei in esse collocati. Diversamente si vanificherebbe il risultato ottenuto con l’impegno profuso per portare a compimento quelle procedure in tempi di pandemia. Si chiede pertanto un intervento emendativo in questa direzione sia per le graduatorie di merito 2020 di ogni ordine e grado che per il concorso straordinario”.
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