Ricco di spunti di riflessione si è rivelato il convegno organizzato dalla Sidesl, la Società Italiana di Diritto e Legislazione Scolastica, lo scorso 27 gennaio a Roma.
Presso l’Università Lumsa è stata sottoposta ad una approfondita analisi la nuova normativa introdotta dal Dl 36/2022, che ha disegnato un percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione, le regole di accesso e di svolgimento delle procedure concorsuali, nonché la formazione in servizio del personale docente.
Dopo l’introduzione del convegno curata dal presidente Sidels avv. Dino Caudullo, il nostro direttore Alessandro Giuliani ha moderato i vari interventi in programma.
Ha aperto i lavori l’avv. Elisa Cosentino, vice presidente Sidels, che ha abilmente illustrato, e reso certamente più comprensibile, la nuova procedura che nel disegno del Dl 36 porterà al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, che diventerà, requisito indispensabile per la partecipazione ai nuovi concorsi ordinari a partire dal gennaio 2025, nonché la farraginosa disciplina transitoria per l’accesso ai concorsi.
Non sono pochi i punti critici evidenziati dall’avv. Cosentino nel corso della sua relazione, e diversi gli interrogativi rimasti ancora senza risposta come, ad esempio, la sorte del concorso straordinario abilitante di cui si sono perse le tracce, forse definitivamente.
Quindi è intervenuta la prof.ssa Marina Calamo Specchia, ordinaria di Diritto Pubblico Comparato nell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, che non ha concesso sconti al nuovo impianto legislativo.
Sono diversi, e tutti gravi, i punti critici evidenziati dalla costituzionalista nel corso della sua relazione: dalla scelta dello strumento del decreto legge per introdurre una riforma di tale portata in materia scolastica, la delega ad un DPCM, e quindi al Presidente del Consiglio, del compito di delineare la disciplina di dettaglio, tra l’altro, sulla procedura per il conseguimento dell’abilitazione, alla possibile violazione del principio dell’affidamento nella disciplina transitoria di accesso al concorso e dello stesso principio di parità di trattamento.
Ha quindi concluso i lavori il dott. Paolo Coppola, Presidente della sezione lavoro del Tribunale di Napoli, che partendo dall’obiettivo indicato dal PNRR, ossia migliorare i processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti, ha effettuato una ricognizione critica della nuova normativa introdotta dal Dl 36/2022 alla luce dei principi comunitari e, soprattutto, della giurisprudenza della Corte di Giustizia, che in più occasioni ha censurato la nostra normativa interna per la disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato ed indeterminato.
Si può rivedere il convegno attraverso il sito www.sidels.it, o tramite questo link al canale YouTube di Sidels.
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