Il nuovo regolamento in materia di reclutamento del personale docente al quale sta lavorando il ministro Profumo contiene alcune norme che faranno discutere (e protestare).
La prima è questa: al concorso potrà partecipare solamente un numero di candidati pari al triplo dei posti messi a concorso.
La seconda è forse persino più pesante: si porà partecipare solo per una classe di concorso e se non si supera la prova preselettiva non ci si potrà più ripresentare.
Il regolamento sarà sottoposto quanto prima al parere del Cnpi, ma soprattutto dovrà acquisire il parere delle Commissioni parlamentari competenti che però a questo punto non avranno più il tempo per affrontare la questione.
La relazione che accompagna lo schema di regolamento attribuisce al ministro la facoltà di rivedere le norme generali sul reclutamento che risalgono al testo unico del 1994.
Se dovesse andare in porto l’operazione i concorsi saranno banditi con cadenza biennale entro il 31 dicembre del secondo anno di ciascun biennio.
I concorsi non saranno validi per l’abilitazione e chi sarà respinto non potrà più ritentare a meno di non optare per una diversa classe di concorso.
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