“Il fenomeno del ‘precariato nella scuola’ ha raggiunto in Italia dimensioni talmente elevate da non poter essere più ignorato”: inizia così la proposta di legge depositata in Senato da Fratelli d’Italia per introdurre nuove disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti, andando in tal modo a contrastare l’escalation di supplenze che da alcuni anni ha portato superare abbondantemente i 200 mila contratti annuali.
“La nostra proposta di legge – spiega Ella Bucalo, componente della Commissione Cultura del Senato e responsabile del dipartimento Scuola di FdI, e promotrice del ddl assieme al collega di partito Antonio Iannone – intende dare una risposta definitiva al problema del precariato attraverso l’inserimento stabile nel mondo della scuola”.
Lo scopo dichiarato, ha aggiunto la senatrice Bucalo, è quello “di garantire nel contempo la tutela della vita lavorativa e personale dei docenti precari e, soprattutto, la qualità complessiva dell’offerta formativa, drammaticamente condizionata dall’impossibilità di sviluppare un progetto anche solo a medio termine”.
Nello specifico, la proposta depositata prevede, all’articolo 1, l’assunzione dei docenti che sono iscritti nella prima e nella seconda fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze, per i posti comuni o di sostegno, o negli appositi elenchi aggiuntivi di sostegno. Si tratta di un’idea praticamente molto simile a quella proposta dai sindacati un paio di settimane fa al ministero dell’Istruzione e del Merito: l’insistenza delle organizzazioni sindacali è stata importante e convinta, al punto da “costringere” il dicastero dell’Istruzione a chiedere il parere della Commissione europea (che sarebbe orientata ad assumere da graduatoria solo in presenza di docenti che abbiano anche superato delle prove concorsuali).
L’articolo 2 del progetto di legge Bucalo-Iannone prevede invece appositi corsi universitari annuali di abilitazione e specializzazione riservati ai docenti inseriti nella seconda fascia delle Gps destinatari di proposta di contratto di ruolo pena la decadenza della stessa procedura di stabilizzazione; l’articolo 3 stabilisce la partecipazione al corso universitario per il conseguimento della specializzazione su sostegno a tutti i soggetti idonei alle precedenti selezioni e con 24 mesi di servizio prestati su posto di sostegno senza specializzazione; all’articolo 4 si chiede di attuare l’assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili degli idonei dell’ultima procedura concorsuale; l’articolo 5 disciplina le norme relative alla mobilità professionale per favorire i passaggi di ruolo e da posto comune a sostegno, ma anche “insegnamenti in classi disciplinari affini o che consentano di modificare la propria classe disciplinare di titolarità o la tipologia di posto”.
L’ultimo articolo del ddl, il 6, stabilisce che le graduatorie siano integrate con i soggetti che hanno conseguito nelle prove orali il punteggio minimo previsto dal bando di concorso, e che le graduatorie di merito dell’ultimo concorso ordinario siamo valide fino alla pubblicazione delle graduatorie del nuovo concorso e che siano salvaguardati i contratti stipulati di immissione in ruolo ma con riserva del personale che ha superato positivamente l’anno di prova. Queste ultime disposizioni, introdotte nell’articolo 6, favorirebbero senza dubbio anche “la continuità didattica nelle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado”.
La proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia.
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