Come abbiamo riferito in un articolo precedente, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge 44/2021 (il cosiddetto “decreto Covid”), coordinato con la legge di conversione 76/2021, che all’articolo 10 contiene la riforma dei concorsi pubblici. Adesso è la volta del decreto reclutamento. Ad annunciarlo, il primo di giugno, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.
“Nei prossimi giorni il decreto reclutamento completerà il pacchetto unitario di accompagnamento del Pnrr insieme alle semplificazioni e alla governance, nel pieno rispetto del cronoprogramma – spiega il Ministro – introdurremo anche procedure straordinarie per selezionare le figure professionali necessarie all’attuazione celere del Piano”.
Oggi il decreto è in Consiglio dei ministri (Cdm). In discussione le due parti di cui si compone: la prima, la parte sulle procedure di reclutamento semplificate e rapide per le assunzioni di tecnici a tempo determinato e la collaborazione di esperti per progetti legati al Pnrr; la seconda, quella relativa alle assunzioni di personale per la governance del Pnrr, attraverso un team di transizione digitale, 1.000 esperti per la gestione di procedure complesse, addetti all’ufficio processo.
Per assumere, secondo fonti Adnkronos, verranno attivati 3 canali: i concorsi per assunzioni a tempo determinato; il conferimento di incarichi a professionisti sul modello LinkedIn; il reclutamento di alte specializzazioni, come il dottorato di ricerca.
Il decreto reclutamento, in altre parole, permetterà di mettere in piedi la struttura organizzativa (in termini di risorse umane) che dovrà occuparsi della governance del Pnrr. Le assunzioni di personale specializzato a tempo determinato dovrebbero andare in scadenza al più tardi nel 2026.
Una sfida, quella del Recovery, che si gioca tutta sul capitale umano, dunque, a compensare 3,2 milioni di dipendenti pubblici che hanno un’età media di oltre 50 anni, di cui il 16,9% over 60 e che finora ha dimostrato una scarsa capacità di spesa già in relazione ai fondi europei ordinari. Obiettivo primario porre le basi per l’attuazione efficiente del Pnrr, con una squadra che sia all’altezza di progetti ad alto contenuto di innovazione come quelli legati alla transizione digitale ed ecologica che occupano gran parte delle risorse del Recovery fund.
Quanto alle tempistiche, il ministro Brunetta conta di chiudere le procedure di reclutamento nell’arco di 100 giorni, garantendo, peraltro, a quanto pare, una elevata presenza di donne e di giovani.
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