Sul fondo del Recovery Plan per la scuola ci sono buone notizie: secondo gli ultimi dati le risorse per la scuola ammonterebbero oggi a poco meno di 32 miliardi e quindi ben oltre i 26,6 miliardi di cui si parlava fino a qualche settimana fa.
Che la somma sia decisamente superiore a quella già nota è sicuramente un fatto interessante e positivo, ma prima di “cantare vittoria” bisognerà leggere con attenzione le tabelle allegate al Piano.
Per il momento esiste solamente una prima decisione di massima del Governo (non c’è neppure una delibera formale del Consiglio dei Ministri); nei prossimi giorni il presidente Mario Draghi dovrebbe riferire alla Camere e, se non ci saranno ostacoli, fra una settimana il Governo dovrebbe adottare il provvedimento conclusivo.
A quel punto si dovrebbe capire qualcosa di più anche se alcuni punti fermi ci sono già.
Intanto va detto che il totale dei 32 miliardi sarà formato da risorse “fresche” e “risorse proprie già stanziate”: queste ultime sono di fatto soldi che risultano già presenti nel bilancio dello Stato che, per le più svariate ragioni, non sono ancora stati spesi (potrebbe essere il caso, per esempio, dei fondi sulla edilizia scolastica o sulla fascia 0-6).
Poi si tratterà anche di capire come saranno distribuiti i 32 miliardi e verificare che i soldi riguardino effettivamente interventi per il sistema di istruzione in senso stretto.
Potremo quindi farci una idea più chiara solo quando si conosceranno le tabelle e i dati analitici.
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