In diverse scuole primarie sarebbero stati adottati dei sussidiari di classe quinta con il Parlamento già ridotto e i senatori che corrispondono ai sindaci.
Il modello, in pratica, sarebbe quello della rinnovata Costituzione italiana, sulla base di un’eventuale vittoria del sì in occasione del referendum del prossimo 4 dicembre.
La denuncia è del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli (Lega Nord), che se la prende con l’Esecutivo in carica.
“Il governo, il premier Renzi che ogni giorno parla di ‘buona scuola’ e il ministro Giannini non sapevano nulla di un sussidiario distribuito in diversi istituti scolastici nelle quinte elementari dove, spiegando agli scolari il funzionamento delle nostre istituzioni, viene già descritto il nuovo sistema che introdurrebbe la riforma costituzionale con un Senato formato non da senatori eletti dai cittadini ma da componenti nominati dalle Regioni?”.
Calderoli chiede ancora: “il governo non sapeva nulla di questo sussidiario dove viene già data per scontata la vittoria del “Si”? E dove in questo modo si influenzano i genitori degli alunni in vista del referendum? Confidiamo si sia trattato di una svista della casa editrice che ha redatto il sussidiario, ma stupisce il silenzio a riguardo della ministra Giannini e soprattutto di Renzi”.
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