Categorie: Politica scolastica

Referendum, appello Di Maio per il no: sindaci e governatori in Senato dopo aver distrutto le scuole?

È durissima la requisitoria del vicepresidente della Camera “grillino” Luigi Di Maio per giustificare il ‘no’ al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo.

Di Maio se la prende con sindaci e governatori, che se vincesse il ‘sì’ si ritroverebbero a sedere anche in Parlamento. “Non basta che gli amministratori regionali e comunali abbiano distrutto la nostra sanità, le nostre scuole, i nostri trasporti, le nostre strade negli ultimi 15 anni. Adesso questa riforma li promuove a senatori della Repubblica e dà loro l’immunità parlamentare, e non possiamo neanche più votarli”, ha detto Di Maio partecipando ad un incontro a San Gennaro Vesuviano, in provincia di Napoli.

“Questa è una delle tante ragioni per votare no – ha sottolineato – non mandare al Senato chi ha già distrutto il servizio pubblico a livello territoriale”.

Di Maio ha anche accusato il Partito Democratico di non pensare al bene dei cittadini. “Non ho mai visto quelli del Pd litigare sulla buona scuola, sulle leggi che riguardano i cittadini come il reddito di cittadinanza, l’abbassamento delle tasse sulle imprese: se devono fare una legge elettorale per meglio spartirsi le poltrone anche con la minoranza del Pd noi non ci stiamo a questa pantomima”, ha accusato il vicepresidente della Camera.

“Questa gente – ha aggiunto – si combatte, si mettono d’accordo sempre per leggi che riguardano le poltrone. Il M5S da quando esiste si occupa di problemi che riguardano i cittadini, e non di problemi che riguardano le poltrone, i quozienti, i premi di maggioranza interni alle dinamiche di partito. A me non interessa impegnare il Parlamento per il prossimo anno a fare un’altra legge elettorale: noi ce l’abbiamo, si chiama democratellum e l’abbiamo fatta due anni fa”.

Più tardi, intervenendo a Rende ad un’iniziativa sempre in vista del Referendum costituzionale, Di Maio ha ribadito che “se vince il sì diamo solo più potere a chi in questi anni ha massacrato il sistema sanitario, i trasporti e le scuole. Li eleviamo a senatori e gli diamo anche l’immunità parlamentare e il lusso di non essere eletti ma nominati. Deve vincere il no per bocciare un modo di fare politica: quello di Governi arrivati a Palazzo Chigi con un tweet senza essere votati”, ha concluso il “grillino”.

 

{loadposition eb-progetti}

 

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024

Braccialetto rosso ai genitori di una studentessa: non volevano che svolgesse gli esami di maturità

Se i genitori sono poco istruiti aumenta la possibilità di abbandono precoce degli studi: lo…

18/07/2024

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024