Il 27 settembre è terminata la raccolta firme a sostegno degli otto quesiti referendari di “Possibile”, tra cui la richiesta di abrogazione di alcune parti della riforma della scuola.
In queste ore, il giovane movimento nazionale è impegnato nel conteggio delle sottoscrizioni. Ma sul risultato ottenuto, Pippo Civati, che guida il comitato promotore, non si sbilancia.
“Siamo alle prese – scrive Civati dalle pagine del suo blog – con la raccolta e la conta delle decine di migliaia di firme arrivate nelle ultime ore. Nella testa abbiamo ancora le code ai banchetti di ieri, le persone che firmavano e chiedevano e si informavano e discutevano. Ieri e ieri l’altro è successo qualcosa, che fa pensare che la politica abbia ancora qualche possibilità. Da elettore, prima ancora che da promotore della campagna più incredibile degli ultimi tempi, questa è un’ottima notizia”.
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Secondo l’ex democratico, al momento, “è molto difficile fare una stima ora, perché gran parte delle firme sono state raccolte negli ultimi dieci giorni”.
Ricordiamo che per rendere valida la richiesta degli otto referendum, sono necessarie mezzo milione di firme.
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