A pochi giorni dal referendum costituzionale, anche il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, prende posizione: lo fa in modo netto. Propendendo, ovviamente, per il ‘sì’.
D’altro canto, dopo aver confluito sul Partito Democratico, Giannini ha sposato in pieno le idee della maggioranza e del premier Renzi.
Era inevitabile, quindi, che si schierasse in modo netto. Ora spiega anche le ragioni, nel corso di una visita alla Reggia di Caserta, per la kermesse organizzata in occasione del primo anniversario del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Giannini ritiene che con se “l’Italia ha scelto la via del cambiamento, questa riforma costituzionale” rappresenta l’occasione migliore che va verso questo obiettivo, perché “mira alla modernizzazione e alla semplificazione”.
Attenzione, però, avverte il ministro dell’Istruzione: “il voto al referendum non è un voto al Governo Renzi, ma sull’Italia”.
L’avvertimento di Giannini, però, potrebbe non avere seguito: il voto referendario, infatti, sembra assumere sempre più le sembianze di un assenso o dissenso verso le scelte fatte dal Governo, ad iniziare dalla riforma della scuola. Ma anche dell’operato del presidente del Consiglio. Con quest’ultimo che, non a caso, non perde occasione per ricordarlo.
{loadposition eb-valore-formativo}
{loadposition facebook}
Il caso della querela del ministro Valditara allo scrittore Nicola Lagioia sta alimentando nuove polemiche…
I giovani sono sempre più “schiavi” dei social media. Tanto che, sulla scia di quanto…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…
In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…
Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…