Proseguirà ancora per almeno una decina di giorni la raccolta delle firme per il referendum abrogativo di diversenorme della legge 107.
La decisione è stata presa nella mattinata del 5 luglio dal comitato promotore nazionale per evitare soprese dell’ultima ora. Le firme finora raccolte sono infatti più di 500mila ma va considerato che. per mille diversi motivi, una parte delle firme potrebbero non essere convalidate dalla Corte di Cassazione.
Per mettere in sicurezza il risultato è stato quindi deciso di prorogare ancora il termine di consegna. Le norme stabiliscono che firme devono essere raccolte nell’arco di 3 mesi, di conseguenza il Comitato non terrà conto di quanto messo insieme nella prima quindicina di aprile.
C’è comunque molta fiducia fra i promotori perchè proprio nelle ultime due-tre settimane la raccolta si è intensificata.
“Il tetto delle firme necessarie – sostiene Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicabas e membro del Comitato promotore – è assolutamente a portata di mano, ma tutti devono fare un ultimo sforzo per garantire che l’operazione vada in porto. Attenzione ad un particolare: le nuove firme dovranno essere raccolte su moduli vidimati ex novo. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato per cancellare una riforma che fa arretrare di decenni la scuola italiana e accelera il processo di impiegatizzazione dei docenti”.
Il referendum potrebbe quindi svolgersi nella prossima primavera.
I questi sono 4 e riguardano: lo school bonus (detrazioni fiscali per chi fa donazioni a scuole statali o paritarie), la chiamata diretta dagli albi territoriali, il sistema di alternanza scuola lavoro e il bonus premiale.
Se dovessero vincere i sì il Governo avrà un problema in più da affrontare e rislolvere.
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