Matteo Renzi ha intenzione di convincere gli italiani sull’importanza di votare sì al referendum costituzionale parlandone anche nelle scuole.
Il premier lo ha detto, il 2 ottobre, rivolgendosi alla scuola di formazione del Partito Democratico mentre si soffermava sulla rilevanza del referendum costituzionale da svolgersi tra alcune settimane.
“Noi dobbiamo partire dalle scuole, dai licei, ciascuno si faccia un elenco. I ragazzi vengono avvicinati spesso da persone che spiegano che ci sarà una deriva autoritaria”, ha dichiarato il presidente del Consiglio.
“Dobbiamo essere sul territorio, spiegare, è una partita fondamentale”, ha aggiunto. “La Costituzione è una cosa viva non un cimelio da onorare” ha ribadito. Poi per rispondere agli attacchi, ha concluso: “Siamo circondati da un esercito di trolls, ma come si fa ad averne paura?”.
Renzi ha anche ammesso che ad oggi, “i sondaggi dicono che sarà una partita testa a testa. Partiamo da 70 a 30 per loro guardando le forze politiche impegnate per il no”: per questo “c’è bisogno di essere sul territorio”, perchè “ci giochiamo in due mesi i prossimi 20 anni. È una sfida pazzesca molto più grande della mia personale carriera o il mio governo. È la partita chiave dei prossimi 20 anni”.
I toni si accendono, quando Renzi parla del M5S. “Pensate che avrebbero detto se Muraro fosse del Pd? In fondo la svolta della Raggi è dare la gestione dei rifiuti a un donna collegata totalmente a Mafia Capitale, a quelli che c’erano prima”.
“Insomma credo che ci sia nel M5s una doppia morale”, ha concluso Renzi.
Non ha tardato ad arrivare le replica di Virginia Raggi, sindaco di Roma.
“I cittadini sanno che quel sistema lo hanno creato loro e noi lo stiamo combattendo“, ha scritto Raggi sulla sua pagina Facebook.
“Il premier quando è in difficoltà – ultimamente capita spesso – prova a distogliere l’attenzione e a cambiare argomento. Forse è nervoso perché si avvicina la data del referendum sulle finte riforme. E i confronti in tv lo vedono in grossa difficoltà.
Piuttosto si concentri sul disastro economico del governo, sui dati della disoccupazione giovanile, sulla fallimentare politica estera, sull’emergenza migranti. Buon lavoro. ps Attendiamo ancora di sapere cosa ha fatto con i fondi delle cene elettorali con Buzzi. Il PD – conclude Raggi – non crederà mica che l’abbiamo dimenticato?”.
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