Per capire meglio cosa è accaduto bisognerà forse aspettare ancora qualche giorno, ma per intanto un fatto è certo: il referendum per abrogare 4 norme della legge 107 sulla “Buona Scuola” non ci sarà.
Lo rende noto il Comitato referendario che in un comunicato di poche ore fa scrive: “La Corte di Cassazione ha comunicato al comitato referendario che per i quattro quesiti referendari contro la legge 107 sono state raccolte poco meno delle 500.000 firme valide”.
Il testo lascia intendere che le firme raccolte sono state meno di 500mila e questo sarebbe un dato del tutto nuovo perchè solo fino a pochi giorni fa tutti i promotori hanno sempre ribadito che le firme erano 515mila.
Il timore era che la Corte di Cassazione potesse riscontrare irregolarità o imperfezioni procedurali e invalidare quindi un certo numero di firme.
Ma il comunicato di queste ore fa trasparire una situazione ben diversa: per motivi che al momento non si conoscono le firme raccolte potrebbero essere davvero meno del dovuto e quindi è molto probabile che la Cassazione non abbia avuto neppure la necessità di effettuare una verifica accurata sulla documentazione depositata.
Questa interpretazione sembra avvalorata anche da un altro dato: la decisione della Corte era attesa per fine mese, il fatto che arrivi con così largo anticipo fa proprio pensare che non ci sia stato bisogno di effettuare nessun controllo.
Ad ogni modo il Comitato si dichiara soddisfatto: “E’ stata comunque una straordinaria esperienza di confronto e che ha dato voce a centinaia di migliaia di cittadini/e, lavoratori/trici, pensionati/e e studenti che con la loro firma hanno manifestato contrarietà per i contenuti di una legge che snatura il valore costituzionale della scuola pubblica”.
“Le associazioni e le organizzazioni sindacali che hanno dato vita alla campagna referendaria – concludono i promotori – proseguiranno nel contrasto alla legge 107 e alle sue nefaste conseguenze per la scuola della Costituzione”.
Resta il fatto che non si capisce perchè il Comitato abbia sempre sostenuto di aver depositato 515mila firme: è stato un errore oppure chi “sapeva” ha divulgato notizie imprecise?
A questo punto non resta che aspettare il comunicato ufficiale della Corte di Cassazione per disporre di qualche informazione in più.