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Referendum Studentesco: quale scuola?

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“Una pratica di democrazia reale – afferma la Rete della Conoscenza – che ha invaso scuole e università. Proprio per questo abbiamo deciso di concedere una proroga della consultazione, vista la richiesta di scuole e università di concedere ancora del tempo per effettuare la consultazione studentesca.”
Il Referendum chiede agli studenti quale modello di scuola vorrebbero, quali sono le loro idee su valutazione, autonomia scolastica ed universitaria, diritto allo studio. Importante è anche la prima domanda che ha l’obiettivo di individuare le ansie di una generazione in bilico tra l’assenza di diritto allo studio, la precarietà di vita e la disoccupazione, che per noi giovani supera il 38%.
“Vogliamo raccogliere le idee e le ansie della nostra generazione – continua la Rete della Conoscenza- che ha vissuto, in questi anni, i tagli all’istruzione pubblica, che abbandona molto più facilmente scuole ed università, o decide addirittura di non iscriversi (quest’anno oltre 58.000 iscritti in meno all’università italiana). La politica ha smesso di ascoltare le istanze degli studenti in questi anni; se hanno ignorato le piazze di questo autunno, vedremo se anche alle idee decine di migliaia di quesiti degli studenti resteranno sordi. Bisogna che le forze parlamentari invertano le proprie priorità politiche, mettendo al centro l’istruzione pubblica, come vero motore per superare la crisi che stiamo attraversando.”
Nella settimana successiva al 4 Maggio, verranno pubblicati i dati della consultazione studentesca.