Il volontariato, il buon volere, la disponibilità dei cittadini riescono là dove la normalità dell’organizzazione dello Stato dovrebbe invece essere quotidiana ed efficiente. E siccome così non è, si è ormai capito che il fai da te funziona meglio, fino a quando c’è gente disposta a dare una mano, come ha fatto il papà marocchino di un alunna della scuola elementare Rodari alla Bicocca a Novara. Qui il laboratorio d’informatica non funzionava e c’erano solo sei-sette computer vecchissimi, in gran parte fuori uso e nemmeno riparabili. E così Boudi Azzouzi, titolare di un negozio di informatica in città, ha deciso di rimboccarsi le maniche ed allestire un laboratorio nuovo, procurando sedici computer e provvedendo personalmente ad installarli.
“Non vorrei che poi si pensasse che l’ho fatto per mettermi in mostra”, ha detto a La Stampa che riporta la notizia. “I computer non sono nuovi ma ottimi usati, recenti, in perfetta efficienza. Tutti con monitor Lcd e licenza per Windows Xp. Li ho comprati apposta, da un mio fornitore.”
“Il laboratorio è già allestito e funzionante. Devo solo cambiare qualche mouse e installare alcuni programmi. Abbiamo invece tenuto le tastiere che c’erano perché adatte per i bambini. Adesso stiamo pensando anche di creare una rete Adsl”.
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