Siamo a luglio, le scuole sono chiuse ma c’è lo stesso molta carne al fuoco. Ecco i temi più “scottanti” che contraddistinguono il mese di luglio.
Prima di tutto, c’è la questione del concorso dirigenti scolastici, che sta tenendo con il fiato sospeso non solo i candidati ricorrenti ma anche coloro che hanno superato le prove e che sarebbe costretti a ripeterle se il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del TAR Lazio. Proprio un ultim’ora, riferisce che l’udienza del Consiglio di Stato è stata aggiornata all’11 luglio.
E poi è ancora in sospeso la “promessa” del Ministro di dare avvio ai PAS e un concorso straordinario per chi ha maturato 36 mesi di servizio: a fine aprile pareva che l’operazione si potesse fare in poche settimane, ma il tempo è passato e non si capisce ancora in che modo il Governo potrà garantire che a settembre tutto funzioni più o meno regolarmente. D’altra parte su questo punto non tutti i parlamentari del M5S sono concordi e anche per questo i tempi si stanno allungando.
Ma il problema più serio, anche per le sue implicazioni politiche, è certamente quello della regionalizzazione.
Pur essendo stato inserito nel contratto di Governo, il tema è oggetto da mesi di profonde divergenze in seno alla maggioranza giallo-verde.
La Lega sembra intenzionata a chiudere in fretta su questo punto, mentre il M5S sta prendendo tempo. Lo scontro è proprio sulle prerogative delle regioni in materia scolastica.
Veneto e Lombardia premono per poter avere mano libera sulle assunzioni e sugli organici e chiedono esplicitamente che il personale della scuola passi alle dipendenze della regione.
I sindacati, per parte loro, ricordano che il 24 aprile il presidente Conte aveva sottoscritto un accordo ben preciso con cui si garantiva che la scuola sarebbe stata esclusa dai processi di autonomia differenziata.
Ad arroventare il clima ci ha pensato nelle ultime ore la rivista specializza ROARS che ha pubblicato le ultime bozze delle intese fra il Governo e le tre regioni coinvolte, intese che dimostrerebbero come il sistema scolastico nazionale verrebbe profondamente modificato nel caso in cui il progetto andasse avanti.
La situazione è in rapida evoluzione. Se dovessero esserci novità importanti ne daremo notizia anche con un video straordinario.
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