Il tentativo, mai sopito, di attuare la regionalizzazione della scuola e proseguire lo smantellamento della scuola pubblica, favorendo la parità tra scuola pubblica e scuola privata è un tema politico che vede, come scrive la Senatrice Bianca Laura Granato su facebook, il M5S opporsi in modo pienamente convinto.
Si terrà a Roma, il 13 febbraio 2020 presso il Senato, il convegno “Libera Scuola in Libero Stato: il diritto alla libertà di scelta educativa è un principio sancito nel diritto nazionale e internazionale”.
Gli organizzatori del convegno, prevalentemente di appartenenza politica di centrodestra, sostengono che sono passati vent’anni dalla Legge sulla parità scolastica (L.62/00): attualizzarla e integrarla è diventato essenziale per garantire realmente pari opportunità di accesso all’istruzione, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali ed economiche.
La Senatrice Bianca Laura Granato interviene con un post facebook dove ricorda l’art.33 della Costituzione dove al comma 3 è scritto: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, MA SENZA ONERI per lo Stato”.
La Senatrice calabrese sottolinea che è totalmente contraria al fatto che il sistema di istruzione come il sistema sanitario, sia integrato tra il pubblico e il privato.
Il Convengo sponsorizzato da Suora Anna Monia Alfieri ha come scopo quello di dotare la legge sulla parità scolastica di strumenti applicativi, dovrebbero partecipare esponenti di spicco di Forza Italia (Gallone), Lega (Pittoni), PD (Malpezzi). Non parteciperà, nonostante sia inserito nella locandina, il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Qual è il disegno sotteso al graduale smantellamento della scuola statale pubblica al quale solo il Movimento 5 Stelle si sta opponendo? Si domanda la Senatrice Bianca Laura Granato, che trova come risposta il tentativo politico di fare del sistema di istruzione un sistema integrato come la sanità, partendo dal martellamento che la scuola pubblica funziona male, è inefficiente, i docenti non sono abbastanza preparati, non si riesce a garantire la continuità didattica, allora perché non fare posto alle scuole paritarie dando alle famiglie la possibilità di devolvere al privato prescelto i contributi riservati all’istruzione?
Avete capito, continua la Senatrice del M5S, perché spesso abbiamo dovuto assumere decisioni impopolari che impongono restrizioni sui trasferimenti, sulle assegnazioni provvisorie, perché dobbiamo creare percorsi seri per il reclutamento?
Se non è abbastanza chiaro, ribadisco il concetto: lo smantellamento della scuola statale pubblica passa dalla concezione tanto cara al senatore Pittoni di scuola come postificio, per cui da quando ci siamo insediati sta aizzando docenti precari e non e sindacati a mettere in discussione (anche fuori da ogni loro sfera di competenza) ogni serio percorso di reclutamento e ogni provvedimento volto a garantire il buon andamento del sistema scolastico statale.
Tutto ciò avviene a partire da quando assieme al compare Bussetti pianificava la regionalizzazione della scuola.
Solo chi gioca su 2 tavoli può portare avanti politiche del genere e la Lega lo fa, cavalcando l’onda dello scontento che creano politiche scolastiche volte a ridare credibilità al sistema di istruzione pubblico.
Per i docenti cascare in questa trappola sarebbe molto grave ed esiziale!
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