Regionalizzazione ancora ferma al palo. Nulla di fatto dopo il vertice di maggioranza Palazzo Chigi. A quanto apprende l’agenzia Dire non c’è ancora il placet alla stesura dei testi per il passaggio in Parlamento.
Il vertice a Palazzo Chigi si conclude, dopo oltre tre ore, con un nuovo rinvio-
Il nodo da sciogliere sarebbe quello delle risorse da destinare alle regioni che chiedono la competenze esclusiva su servizi precedentemente gestiti in regime concorrente tra Stato e regioni.
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La riunione è stata aggiornata a un nuovo incontro (giovedì prossimo a partire dalle 9.30), quando sarà presente anche il titolare dell’Economia Giovanni Tria all’estero per impegni istituzionali.
Mercoledì scorso, lo ricordiamo, era stato raggiunto un accordo di massima sull’impianto finanziario da dare alle intese tra le Regioni che hanno chiesto maggiori competenze e lo Stato.
Poco prima di entrare a Palazzo Chigi, il vice premier Matteo Salvini, a colloquio con i giornalisti, aveva detto: “Non posso prevedere prima della riunione cosa succederà”, ma “siamo qui apposta per trovare un accordo”.
La richiesta di maggiore autonomia è stata avanzata da nove regioni (Lombardia, veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Campania), in due si è svolto un referendum nel 2017 che ha confermato la richiesta (Lombardia e Veneto) e oltre a queste ultime anche con Emilia-Romagna e Piemonte si è giunti alla fase di intese tra regioni e governo
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