Senza categoria

Regionalizzazione: già oggi regioni e province autonome possono offrire di più ai propri alunni

Sul tema della regionalizzazione va segnalata un passaggio interessante dell’intervento odierno di Annamaria Furlan, segretaria nazionale della Cisl.
Il sistema scolastico nazionale, ha detto Furlan, deve offrire “le stesse possibilità ai bambini di Trento come di Palermo”.
Nulla da osservare, ci mancherebbe altro: sono la Costituzione repubblicana e l’ordinamento statale che lo prevedono (l’Italia è articolata in 20 regioni ma non è una confederazione).
Il fatto è che l’esempio proposta dalla segretaria nazionale della Cisl non è dei migliori.
Già oggi, infatti, proprio le regioni a statuto speciale e le province di Trento e Bolzano godono di una particolare forma di autonomia che consente loro di modulare talune leggi dello Stato sulla base delle esigenze locali.

La legge 107/2015

Per esempio il comma 211 dell’articolo 1 della legge 107/2015 (la cosiddetta “Buona Scuola”) così recita: “Le disposizioni di cui alla presente legge si applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione”.
Si tratta di una formula che viene usata in modo regolare nella maggior parte dei provvedimenti di legge.

La legge sulla dislessia e la legge Moratti

L’articolo 8 della legge 170/2010 sulla dislessia afferma:  “Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformita’ ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione nonche’ alle disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa”.
Stessa formula si trova nella legge 53 del 2003 (la “riforma Moratti”): “Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e relative norme di attuazione, nonche’ alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3”.

Gli spazi a disposizione di regioni a statuto speciale e province autonone

Già oggi, quindi, le regioni a statuto speciale (Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna) e le due province autonome di Trento e Bolzano possono benissimo legiferare in materia scolastica adottando disposizioni migliorative rispetto a quelle nazionali.
Tanto è vero che nelle due province autonome il personale della scuola gode di un trattamento economico migliore e di uno stato giuridico differenziato rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale.
In sostanza regioni e province autonome possono tranquillamente offrire ai propri alunni (e anche al proprio personale) opportunità e possibilità formative diverse e migliori rispetto a quelle del resto del territorio nazionale.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Lezioni di manganello, per Manzi (Pd) la violenza non è mai educativa. Murelli (Lega): critiche fantasiose, noi con le forze dell’ordine

Non si arresta la polemica sulle “lezioni di manganello”, su cui Avs presenterà un’interrogazione parlamentare,…

02/11/2024

La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

"Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata…

02/11/2024

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024