La scuola italiana cambierà volto. Almeno così si legge nelle bozze delle intese tra Stato e Regioni, perfezionate a maggio scorso e tenute nascoste fino a ieri.
Così come segnala Roars, Lombardia e Veneto, a differenza dell’Emilia Romagna, chiedono il totale controllo dell’istruzione regionale. Ciò significa personale scolastico alle dipendenze delle due regioni con gestione delle attività formative del personale, gestione dell’apprendistato, programmazione dell’offerta formativa, disciplina degli organi collegiali.
In Veneto, ad esempio, potrà nascere una “pagella regionale” con materie
ispirate “dal contesto”. Resta nei poteri dello Stato l’Alternanza scuola lavoro, mentre passerebbero alle regioni le scuole paritarie.
Sul fronte stipendi lo strumento che garantirà gli aumenti (150-200 euro ai docenti che entreranno nel libro paga della Regione) saranno i “contratti integrativi regionali”. Varranno anche per presidi, dirigenti amministrativi e collaboratori scolastici.
Bozza Veneto (clicca qui)
Bozza Lombardia (clicca qui)
Bozza Emilia Romagna (clicca qui)
Bozza Lombardia scuola (clicca qui)
Bozza Veneto scuola (clicca qui)
Bozza Emilia Romagna scuola (clicca qui)
Una nostra lettrice ci chiede se avendo la precedenza dell'art.21 della legge 104/92, ha diritto…
Esiste un forte disallineamento tra la domanda di professioni tecniche e persone qualificate disponibili e…
Alla Maturità in elicottero. È questa la storia di Gaja, una ragazza che vive a…
Continua a tenere banco la vicenda degli studenti brillanti e con voti ottimali che si…
Il Decreto 71 del 31 maggio 2024, in procinto di essere convertito in legge entro…
Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…