Attualità

Regionalizzazione, Salvini vuole chiudere. Altolà di De Luca: vogliamo fare le persone serie o fregare i soldi al Sud?

Quello della regionalizzazione ha tutta l’aria di diventare il leitmotiv delle prossime settimane: il progetto leghista, messo in stand by dove il veto posto dal M5S e dallo stesso premier Giuseppt Conte nel corso del CdM dello scorso 14 febbraio, è tornato in auge dopo la pesante affermazione del Carroccio in occasione del rinnovo dei rappresentanti italiani nel Parlamento europeo del 26 maggio.

Quando il vantaggio della Lega aveva acquisito proporzioni ormai evidenti, il vicepremier Matteo Salvini ha infatti annunciato in una affollata conferenza stampa notturna che ora più che mai l’obiettivo deve diventare quello di “ridurre le tasse, accelerare su autonomia e infrastrutture”, in linea del resto con quanto scritto nero su bianco nel contratto di Governo M5S-Lega.

De Luca: non sia tolto un euro a sanità, trasporti e scuola

Poche ore dopo, diversi rappresentanti dell’opposizione hanno palesato più di qualche timore rispetto a quello affermazioni.

Tra loro, spicca le dichiarazioni di Vincenzo De Luca (Pd), presidente della Regione Campania, per il quale ora occorre “tenere gli occhi aperti, perché Salvini riprenderà il discorso sull’autonomia e avremo modi di confrontarci per sapere se vogliamo fare le persone serie o fregare i soldi al Sud”.

“Mi auguro – ha proseguito De Luca – che i concittadini meridionali sappiano aprire gli occhi. Noi combatteremo perché non sia tolto un euro a sanità, trasporti e scuola. La sanità campana è la meno finanziata d’Italia, vedremo se Salvini farà in modo che la Campania passi da ultima per finanziamenti a un livello per lo meno medio”.

Su Facebook, rivolgendosi al vicepremier Matteo Salvini, il governatore della Campania ha ribadito: “combatteremo perché alla Campania e al Sud non sia tolto un solo euro su sanità, trasporti e scuola e vengano garantiti i trasferimenti giusti di risorse”.

Il no ragionato di Di Maio (M5S)

Tra i tanti contrari all’autonomia differenziata figura anche il leader politico del M5S, Luigi Di Maio, anche se si è detto non contrario in assoluto all’autonomia differenziata.

Di recente, sul tema il vicepremier grillino ha detto: “Possiamo non essere d’accordo sull’autonomia scritta così. Abbiate pazienza: posso essere d’accordo che Lombardia e Veneto debbano avere l’autonomia perché hanno votato con referendum, ma non per creare sanità serie A e sanità di Serie B o scuole di serie A e scuole di serie B”, ha concluso Di Maio.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024