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Regionalizzazione scuola, Bussetti e altri due ministri non erano convinti. Boccia (Pd): avevano dubbi sulle assunzioni differenziate

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La scorsa estate, il 19 luglio, non è stato solo il Movimento 5 Stelle ad opporsi all’autonomia differenziata per il sistema scolastico: nella stessa Lega, c’erano tre ministri, tra cui quello dell’Istruzione Marco Bussetti, che non sarebbero stati d’accordo nel regionalizzare l’istruzione, in particolare nella parte riguardante il reclutamento del personale.

I dubbi dei ministri leghisti Bussetti, Centinaio e Giorgetti

A sostenerlo sono alcuni esponenti veneti del Movimento 5 Stelle, al termine dell’incontro odierno con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: i “grillini” regionali sostengono che alcuni dei rilievi che hanno ‘bloccato’ la bozza di intesa sull’autonomia differenziata per il Veneto sono arrivati dagli allora ministri leghisti Bussetti, Centinaio e Giorgetti

“La realtà è ben diversa da quella percepita”

“Sull’autonomia – ha detto il capogruppo M5s al Consiglio regionale, Jacopo Berti – la realtà è ben diversa da quella percepita. Il ministro ci ha riferito che i ministri leghisti hanno eccepito in particolare sui temi delle assunzioni nella scuola”.

“Avremo la documentazione fra breve, ed è la prima volta che questo succede, dopo la mancata trasparenza del precedente ministro e dello stesso Zaia, che – ha concluso Jacopo Berti – non ha mai riferito in Aula”.