In chiusura della campagna elettorale della Lega per le elezioni regionali della Calabria, il Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione del Senato Pittoni (Lega) parla di Regionalizzazione della scuola e reclutamento presentando la candidata della Lega Prof.ssa Caterina Capponi docente di sostegno in provincia di Reggio Calabria.
Il Senatore Mario Pittoni il 23 gennaio 2020 è intervenuto in Calabria, a chiusura della campagna elettorale delle elezioni regionali per parlare di scuola e presentare la candidata della Lega Caterina Capponi docente di ruolo di sostegno all’Istituto di istruzione Superiore di Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria.
Pittoni ha parlato del decreto scuola entrato in Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 2019, sottolineando che sono incomprensibili molti commi dell’art.1 approvati in pieno accordo tra il M5S e PD, ma contro il bene dei precari, nonostante lo stesso Capo dello Stato nel tradizionale discorso di fine anno abbia lanciato l’appello ad “aiutare le famiglie a realizzare il loro progetto di vita”. Il Presidente della Commissione Cultura del Senato ha definito il testo della legge n.159 del 20 dicembre 2019 ”ammazzaprecari”, mentre doveva essere un dispositivo di legge favorevole al mondo del precariato scolastico.
Il Senatore Pittoni si è detto molto preoccupato per l’epilogo del problema dei Diplomati Magistrali che, a causa delle sentenze, hanno perso il diritto al ruolo e all’accesso nelle graduatorie ad esaurimento. Ormai sono lontani i tempi, spiega Pittoni, in cui la Lega aveva tentato di risolvere il problema del precariato storico attraverso il contratto di Governo con il M5S e il decreto dignità, oggi sembra che abbiano prevalso i tanti paletti imposti dal M5S che vede esclusi dalla stabilizzazione diverse categorie di precari compresi i diplomati magistrali.
Il responsabile scuola della Lega ha anche parlato di Regionalizzazione della scuola come un’opportunità per la Calabria, ha specificato che con l’autonomia differenziata verranno garantiti i costi standard, nessuno avrà meno risorse economiche rispetto ad oggi, ma le regioni che vorranno investire più soldi per gli stipendi o per il settore scuola lo potranno liberamente fare.
«Premesso che la prima questione da affrontare riguarda l’adeguamento dei fondi per la specializzazione, superare il numero chiuso nei corsi universitari di medicina è possibile. La sperimentazione proposta dall’Università di Ferrara può rappresentare la seconda gamba dell’operazione avviata col percorso di “biologia con curvatura biomedica”, ideato e sperimentato dal liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria sin dal 2011». Lo afferma il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega. «La proposta dell’Ateneo emiliano ispirata al modello francese – spiega Pittoni – prevede alcuni esami mirati in un arco di tempo definito, così da scoraggiare i “perditempo” (che puntano sulla fortuna) e con la garanzia di maggiore efficacia rispetto agli attuali quiz per individuare attitudine e qualità dei candidati. Da parte sua la sperimentazione “da Vinci”, quest’anno presente in 134 licei classici e scientifici distribuiti in tutte le regioni, prevede 150 ore di lezione nel triennio (50 per ogni annualità) in cui i ragazzi possono verificare quanto sono portati a tale tipo di studi (abbandona più di uno studente su tre). Insieme le due esperienze possono quindi costituire un filtro qualitativo in grado da una parte di contenere i numeri e dall’altra – conclude Pittoni – di giustificare nuovi investimenti, così da non dover escludere chi merita».
La parola chiave è ampliamento dell’organico, nei limiti delle disponibilità di bilancio. Potenziamento della scuola compresa la stabilizzazione dei posti delle sezioni sperimentali.
Le proposte accennate avrebbero un riflesso positivo sul fenomeno delle classi pollaio, dell’edilizia e delle graduatorie. Attivando un circolo virtuoso e rivoluzionario che vada ad eliminare le eccessive vacanze estive e i tre anni di Parcheggio alle scuole medie. Inoltre la regionalizzazione differenziata, non solo per Veneto e Lombardia, passando da una gestione centralizzata ad una maggiormente autonoma e indipendente.
Cambiamenti che potrebbero interessare, a breve il personale scolastico. Garantendo così continuità, qualità e modernità. La regionalizzazione difatti è uno dei punti del contratto di governo Lega-M5 il 20. Impegno prioritario nell’agenda in attuazione del 116, terzo comma della Costituzione, questione prioritaria per gestire inoltre organici e aumentare numero di docenti e personale ATA. Nondimeno sarà possibile gestire trasferimenti e tutto ciò che riguarda l’istruzione, il sistema diventerà di competenza regionale mirando all’efficienza e alla modernizzazione della scuola del futuro.
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