Francesco Sinopoli, segretario generale Flc-Cgil
L’annuncio del Governo di voler inserire il tema della regionalizzazione della scuola fra le priorità da affrontare già nelle prossime settimane sta già provocando qualche reazione. E’ di pochi minuti fa il comunicato stampa della Flc-Cgil.
“Torna improvvidamente sul tavolo del governo – si legge nel documento – il tema dell’autonomia differenziata. Non c’è nessun evento politico, per quanto importante come le elezioni europee, che possa legittimare percorsi di per sé anticostituzionali e antiunitari”
“Per quanto ci riguarda – sostiene il sindacato di Francesco Sinopoli – ricordiamo che il premier Conte e il ministro dell’Istruzione Bussetti hanno firmato lo scorso 24 aprile un’Intesa politica con 5 sigle sindacali – FLC CGIL, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda – rappresentative dell’80% di chi opera e lavora nel mondo dell’istruzione, nella quale è scritto con evidente chiarezza che l’autonomia differenziata in materia di istruzione non ha possibilità di applicazione perché l’ordinamento è e rimane nazionale e diritti e doveri non sono regionalizzabili, rimanendo nella potestà regolativa del Contratto nazionale”.
“Crediamo perciò opportuno ribadire la nostra totale contrarietà all’autonomia differenziata – conclude il comunicato – e chiediamo che i membri del governo rispettino l’Intesa politica siglata dal presidente del Consiglio dei ministri e dal ministro Bussetti.
Pretendiamo coerenza e serietà: si tolga di mezzo l’autonomia differenziata, senza incertezze e tentennamenti. E senza ripensamenti, come traspare da qualche dichiarazione di stampa da parte di esponenti governativi che pure quell’Intesa hanno siglato”.
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