Sulla questione della regionalizzazione della scuola si deve registrare una importante (quanto curiosa) novità.
Nella giornata del 3 aprile, infatti, le segreterie di Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda hanno sottoscritto una lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato per chiedere un incontro allo scopo di “avviare un dialogo ed un confronto al fine di evitare ogni rischio di disgregazione del sistema scolastico nazionale e di ampliamento delle disuguaglianze su tutto il territorio italiano”.
In realtà fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che la lettera è stata firmata anche dal Presidente Commissione Problemi sociali e lavoro della CEI, Monsignor Filippo Santoro.
E’ innegabile che l’alleanza fra sindacati e CEI sia quanto meno inedita e, al momento, è difficile prevedere quali conseguenze potrà avere sia nell’immediato sia nei prossimi mesi.
Certamente la “discesa in campo” della Conferenza episcopale creerà qualche imbarazzo in seno alla maggioranza di Governo e soprattutto nelle file della Lega a cui il contrasto con la Chiesa non servirebbe a nulla, anzi potrebbe persino arrecare qualche danno in termini elettorali.
Resta poi da capire come sia possibile che la CEI e la Flc-Cgil (ma anche la Uil), che da sempre rivendicano la laicità della scuola, firmino insieme un documento che, nei fatti, dà avvio ad un percorso comune di opposizione ad un progetto di riforma voluto dal Governo giallo-verde.
Intanto va segnalato che per la giornata del 4 aprile è previsto presso il Ministero del Lavoro il tentativo di conciliazione relativo alla dichiarazione di mobilitazione dei sindacati del comparto.
Ma sull’esito dell’incontro non ci sono molti dubbi.
Lo chiarisce un comunicato Cisl-Scuola della mattinata del giorno 3: “La convocazione di domani, al Ministero del Lavoro, è una risposta burocratica che non consentendo il minimo confronto di merito sulla piattaforma sindacale renderebbe inevitabile la proclamazione dello sciopero generale del comparto. Il confronto, se vuol avere un senso, deve vedere il MIUR come protagonista, non come soggetto relegato in un ruolo marginale”.
E’ molto probabile che già subito dopo la riunione i segretari dei sindacati annuncino lo sciopero del comparto per il 17 maggio, sciopero ampiamente unitario in quanto la proclamazione dovrebbe essere firmata non solo da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda ma anche da Cobas e Unicobas.
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