Alla fine, la procedura per il riconoscimento della autonomia differenziata alla Regione Venete procede.
Poche ore fa, il sottosegretario Massimo Garavaglia e il governatore Luca Zaia hanno annunciato che proprio oggi 13 febbraio è stata sottoscritta l’intesa fra Regione e MEF con la quale sono stati sciolti gli ultimi nodi che rimanevano in sospeso.
Dando l’annuncio Garavaglia e Zaia hanno anche aggiunto che nel prossimo Consiglio dei Ministri (probabilmente già domani alle 19.00) l’accordo verrà ratificato definitivamente e a quel punto il Governo potrà dare iniziare a predisporre gli atti necessari per dare attuazione alla richiesta della Regione Veneto.
Al momento attuale non si conoscono ancora i dettagli relativi al settore istruzione per il quale resta da definire in particolare il trattamento che verrà riservato al personale.
Le ipotesi sul tappeto sono sostanzialmente tre: la prima prevede il passaggio di tutto il personale alle dipendenze della Regione (ma si tratta di una soluzione complessa e di difficile attuazione), una seconda possibilità prevede che il personale già in servizio resterà alle dipendenze dello Stato, mentre saranno regionali i nuovi assunti (anche questa è una ipotesi non priva di difficoltà).
Ma c’è anche una terza soluzione: il personale resta statale ma con un contratto integrativo stipulato a livello regionale (non è chiaro però che fine farebbero, a questo punto, i contratti di istituto).
Per parte loro i sindacati maggiormente rappresentativi hanno già fatto sapere di essere nettamente contrari a ogni forma di regionalizzazione, mentre l’Unicobas ha anche proclamato uno sciopero per l’intera giornata del 27 febbraio, sciopero al quale ha aderito anche l’Anief.
Non è da escludere che nelle prossime ore la protesta si allarghi e diventi ancora più incisiva.
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