Interessante incontro, al Palazzo del Consiglio regionale della Calabria, tra il Presidente della Regione Roberto Occhiuto e il Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri. L’incontro si è tenuto nella mattinata del 18 febbraio 2022, per siglare l’accordo, tra Regione e Procura, sulla digitalizzazione dei documenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Presenti all’incontro, per proseguire nei percorsi di educazione alla legalità, Cittadinanza e Costituzione, una rappresentanza di studenti del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria.
Digitalizzazione giustizia
Nell’aula “Commissioni” di Palazzo Tommaso Campanella di Reggio Calabria, con la partecipazione del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, della vicepresidente Giusi Princi, dei Procuratori della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e Gerardo Dominijanni, alla presenza di alcuni studenti e dei giornalisti, è stato sottoscritto un accordo tra Regione e Procura con uno stanziamento di 470 mila euro per la dematerializzazione dei fascicoli. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare il servizio, perché, ha spiegato il Presidente Occhiuto, il grado di civiltà di una Regione si misura dalla qualità dei servizi e dei diritti che si riesce ad assicurare ai cittadini. Il Presidente della Regione Calabria ha fatto presente che presto ci saranno copiose risorse finanziarie dovute al PNRR e alla Programmazione Europea che dovranno servire a migliorare la qualità della vita dei calabresi e dovranno garantire diritti e servizi.
Mai più cervelli in fuga
Nell’intervento della vicepresidente della Regione Calabria, la dott.ssa Giusi Princi, oltre a sottolineare la necessità di progettare una giustizia più vicina ai cittadini con il processo di digitalizzazione degli atti dei procedimenti penali della storia della DDA reggina, ha voluto rivolgere un pensiero importante agli studenti presenti, specificando che l’azione sinergica tra il Governo della Calabria e le Istituzioni è volta a scongiurare la fuga dei cervelli e a trattenere, con gli accordi interistituzionali e i giusti investimenti delle risorse finanziarie, migliaia di studenti che oggi si formano in Calabria ma poi sono costretti ad andare fuori.