Il Friuli andrebbe con il Veneto, la Basilicata con la Puglia, le Marche con l’Umbria e l’Abruzzo con il Molise. Lo comunica, in una nota, la Regione Liguria.
La Regione Liguria, informa la stessa Regione, sta verificando una possibile impugnazione del provvedimento che contraddice il processo federalista e la stessa modifica del Titolo V che deve avvenire entro marzo 2013. Il Titolo V modificato attribuisce infatti alle Regioni specifiche competenze sulla formazione e sull’istruzione, un processo sostenuto e condiviso dallo stesso Governo Monti.
Per l’assessore all’Istruzione e Università Pippo Rossetti ”è sbagliato non riconoscere anche attraverso strutture amministrative regionali le specificità delle regioni, perché la scuola è sempre di più inserita nel sistema economico e culturale del territorio e queste fusioni mettono a rischio le possibilità dei ragazzi e delle famiglie di far parte di un sistema di formazione di tipo locale”.
”Per la Regione Liguria – prosegue Rossetti – è inaccettabile che il Governo riduca le spese pubbliche amministrative garantendo l’assetto amministrativo e relativo a posizioni di direttore generale a Roma, a scapito del processo di decentramento e del lavoro sul territorio che valorizza l’autonomia delle scuole e il loro efficace radicamento”.
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