Politica scolastica

Registro elettronico: la delibera del collegio non serve, ma la scuola deve fornire gli strumenti

Il caso dell’Istituto Quirino Maiorana» di Catania dove diversi docenti sono stati più volte sanzionati per non aver ottemperato all’obbligo di utilizzare il registro elettronico è stato discusso in Commissione Cultura della Camera nel corso della seduta del 10 ottobre.

L’interrogazione del M5S

Nei mesi scorsi, infatti, un nutrito gruppo di deputati del M5S aveva presentato una interrogazione al Ministro e il 10 ottobre è arrivata la risposta per il tramite del sottosegretario Salvatore Giuliano.
I docenti sanzionati non avevano compilato il registro elettronico adducendo due diverse motivazioni: non solo l’uso del registro non era stato deliberato dagli organi collegiali ma per di più la scuola non aveva messo loro a disposizione gli strumenti necessari.
La dirigente fin dall’inizio della vicenda aveva sostenuto che la delibera degli organi collegiali risulta del tutto superflua, dal momento che il registro elettronico è espressamente previsto dalla legge.

La risposta del Ministro

La risposta del Ministro è interessante perché viene implicitamente accolta la tesi della dirigente scolastica con l’affermazione che “le scelte di utilizzo del registro elettronico e di pubblicazione on-line dei voti non competono al collegio dei docenti né al consiglio d’istituto”.
Su tutti gli altri aspetti della vicenda, però, il sottosegretario Giuliano ha sorvolato tanto che in sede di replica, l’onorevole Rina De Lorenzo, prima firmataria dell’interrogazione, ha dichiarato di voler “attendere le decisioni del giudice del lavoro” non senza però precisare che “i procedimenti disciplinari adottati evidenziano la necessità di un’attenta vigilanza affinché l’esercizio del potere di disciplina non venga mai utilizzato in modo illegittimo”.
Resta il fatto che al “Majorana” di Catania il problema non è affatto risolto perché – stando alle informazioni in nostro possesso – la strumentazione necessaria per la compilazione del registro elettronico (PC, tablet, ecc..) risulta piuttosto incompleta tanto che ancora oggi diversi insegnanti provvedono utilizzando dispositivi personali.

Reginaldo Palermo

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