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Registro elettronico, no a pubblicità o servizi commerciali: i chiarimenti del Mim in una nota – PDF

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April 09, 2025

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Con la nota 2773 del 4 aprile 2025, come riporta Cisl Scuola, il MIM si rivolge alle istituzioni scolastiche con alcune indicazioni in merito alle modalità di gestione dei registri online, sottolineando come il registro elettronico debba essere destinato:

  • alla gestione delle attività didattiche da parte dei docenti; 
  • alla presa visione dell’attività scolastica svolta dalle studentesse e dagli studenti da parte delle famiglie;
  • alla trasmissione delle comunicazioni istituzionali da parte del Ministero e delle Istituzioni alle famiglie, alle studentesse e agli studenti

E ricordando come lo stesso non debba, di conseguenza, essere destinato a servizi commerciali o ad attività non riconducibili alle finalità sopra evidenziate.

Gli esempi

Nella nota si forniscono al riguardo alcuni esempi, escludendo che possano essere ospitati nel registro banner pubblicitari o rimandi ad altri siti con finalità di commercio (ivi compresi libri e materiali didattici); esclusa anche la possibilità di trasferire dati a soggetti terzi, salvo che ciò sia strettamente connesso al funzionamento del Registro.

La circolare riporta in allegato una serie di istruzioni e indicazioni riguardanti le modalità di “identificazione e di autenticazione, di integrazione, di interoperabilità, di data-protection, di sicurezza dei dati e di trasferibilità dei dati contenuti nel Registro”.

Viene infine fornito il collegamento per accedere, in caso di necessità di chiarimenti, al supporto “Help Desk Amministrativo Contabile“.

Registro elettronico, pubblicità di giochi nell’app. Genitori infuriati, Dirigentiscuola: “Nessuno le inserirebbe nel cartaceo”

La nota arriva dopo che qualche settimana fa all’interno di una nota app di un registro elettronico sarebbero spuntati una serie di contenuti commerciali che promuovono servizi di vario genere, dal supporto psicologico alle attività sportive, fino a prestiti studenteschi, corsi di lingue e persino videogame.

Sono molti i genitori che si sono lamentati di questi contenuti non adatti, magari, agli studenti. Molto scettico DirigentiScuola, sindacato dei presidi. “Non va fatta pubblicità sui registri della scuola”, afferma senza giri di parole il presidente Attilio Fratta.

“Nessuno si sognerebbe mai di inserire pubblicità in un registro cartaceo. Lo stesso principio dovrebbe valere per quello elettronico”. Il presidente riferisce di aver contattato il ministero dell’Istruzione e del Merito. “Ho avuto conferma che la gestione di questi servizi dipende esclusivamente dall’autonomia scolastica. Sono le scuole a scegliere e acquistare i pacchetti. Il Mim non c’entra niente”, spiega.

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