Slittato di un anno, nel prossimo, 2013/2014, tutte le scuole dovrebbero dotarsi di registro elettronico dove segnare ciò che oggi viene ancora segnato e trascritto, con abilità di amanuense, sul vecchio registro di classe e su quello personale: ma riusciranno le circa 365mila classi italiane a mettere in linea una tale fila di computer? E non solo, riusciranno tutti gli oltre 700mila docenti a smanettare e capire l’anima più intima di questi marchingegni della tecnologia più raffinata? Dove, come e da chi saranno custoditi questi tesori tanto appetibili ai bulli e ai cercatori di tesori multimediali
L’Andis, l’Associazione nazionale dei dirigenti scolastici, propone di fare slittare di un altro anno ancora queste adozioni: “Non credo si tratti di una questione di attrezzature – ha aggiunto – con i fondi europei soltanto chi non ha voluto attrezzarsi non l’ha fatto. Credo si tratti piuttosto di una questione di analfabetismo informatico degli insegnanti che andrebbero formati adeguatamente. Le scuole, anche se non hanno un computer per classe, sono attrezzate e i docenti dopo la lezione possono caricare i dati in sala dei professori o in altri luoghi”, dice il presidente.
Soluzione salomonica ma pericolosa visto che un computer itinerante per raccogliere le assenze in più classi comporta un aggravio di lavoro per i docenti, che dovranno caricare i voti al computer in un secondo momento, a parte il fatto che prendere appunti volanti in classe e poi registrarli in un secondo momento comporterebbe maggiori rischi di trascrizione o dimenticanze
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