Sta facendo rapidamente il giro del web l’ultima trovata delle scuole del Regno Unito per combattere l’obesità: una lettera di avvertimento alle famiglie nella quale si fa notare il problema e si offrono indicazioni e consigli sul da farsi, come per esempio programmi di dimagrimento da seguire. La scuola dunque si pone in prima linea nell’attività di supporto nei confronti dei genitori di bambini in sovrappeso, incoraggiando gli alunni a praticare attività fisica e a prediligere il consumo di frutta durante l’intervallo anziché gli snack confezionati.
Ma la reazione delle famiglie a lettere del genere non è sempre positiva, anzi. Moltissime le risposte rivolte ai presidi in cui i genitori chiedono di non interferire con le abitudini e lo stile di vita familiare, invitando la scuola a limitarsi ad occuparsi delle questioni didattiche.
Ma stando ai dati diffusi dal Nhs, il Servizio sanitario nazionale, in Gran Bretagna ad undici anni un bambino su cinque è in sovrappeso. Inoltre, paradossalmente, il problema sembra essere diffuso in misura maggiore nelle aree più povere del paese. A giocare un ruolo decisivo è senza dubbio la cultura dello snack. Gli insegnanti notano infatti che nelle lunch box dei bambini, il porta pranzo preparato dai genitori, raramente sono presenti porzioni di frutta e verdura mentre al contrario sono diffusissimi patatine e junk food. Questo incide non solo sulle abitudini alimentari dei ragazzi ma anche sul loro metabolismo. Ecco perché la scelta della scuola di ricordare le regole principali di una sana alimentazione tenendo sempre conto di età, altezza e peso del bambino.
L’intento non vuole essere quello di scavalcare i genitori o dare loro lezioni su come educare i propri figli, ma semplicemente quello di invitare il nucleo familiare ad intraprendere un percorso che porti i ragazzi a scegliere abitudini sane. Se infatti si incoraggiano i bambini sin da piccoli a consumare cibi e pasti sani è meno probabile che incorrano nel rischio dell’obesità, ampiamente diffusa in Gran Bretagna. Il modo più semplice per indirizzarli verso questo stile di vita è quello di coinvolgerli tanto nelle decisioni dei pasti da consumare in famiglia o nel fare la spesa, quanto nella scelta degli snack da mangiare a scuola. Dare loro responsabilità come scegliere cosa mangiare insegnandogli a leggere e studiare le etichette e i valori nutrizionali presenti sulle confezioni, li rende più consapevoli dell’importanza di preferire alcuni alimenti rispetto ad altri.
Inoltre non bisogna dimenticare che mangiare sano non serve solo a controllare il proprio peso: mantiene regolare la pressione del sangue e il colesterolo nella norma, scongiurando il pericolo di diabete e disturbi cardiaci, due patologie altrettanto comuni nel Regno Unito.
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