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Regolamenti: ok del Consiglio di Stato

Sono stati resi noti dal Consiglio di Stato i pareri n. 30 e n. 32 relativi, rispettivamente, allo schema di Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica e sugli ordinamenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Nella sostanza i due pareri sono favorevoli anche se non mancano osservazioni puntuali ed esplicite proposte di riscrittura di alcuni articoli dei due provvedimenti.
Uno dei rilievi più importanti riguarda la gestione degli organici.
La modalità prevista dal comma 3 dell’art. 2 del Regolamento sul dimensionamento della rete scolastica viene considerata dal Consiglio di Stato contraria ad una sentenza della Corte costituzionale risalente al 2004.
Infatti il Regolamento prevede che “i dirigenti preposti agli uffici scolastici regionali provvedono alla ripartizione delle consistenze organiche a livello provinciale, avendo cura di promuovere interlocuzioni e confronti con le Regioni e con gli Enti Locali…”; ma, osserva il CdS, già nel 2004 la Corte aveva chiarito che la gestione degli organici e in particolare la distribuzione dei posti fra le diverse Istituzioni scolastiche è prerogativa esclusiva delle Regioni che non possono quindi essere private di questa funzione.
Due articoli del medesimo Regolamento vengono considerati del tutto estranei alla materia in questione è il CdS ne suggerisce la cancellazione: si tratta delle norme sull’inglese potenziato (che però potrebbe benissimo essere reinserito nel Regolamento sul I ciclo) e sulle modalità di formazione delle cattedre di educazione fisica (secondo il Regolamento possono essere separate in base al sesso degli studenti solo se non comportano l’aumento di organico).
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia il Consiglio di Stato non ha trovato nulla da ridire sul fatto che il Regolamento del I ciclo si occupi anche di questo ordine di scuola (c’è stato chi, in questi mesi, ha fatto osservare che l’art. 64 della legge 133 autorizza il Governo a rivedere gli ordinamenti della scuola del I e del II ciclo ma non a modificare l’impianto della scuola dell’infanzia).
Ma su questo ordine di scuola c’è lo stesso qualcosa che non va: un articolo del Regolamento prevede che piccoli gruppi di bambini di età inferiore a tre anni possano essere inseriti nelle scuole collocate in Comuni di montagna o in piccole isole; il CdS chiede ora che la consistenza del “piccolo” gruppo venga definita con maggiore chiarezza, magari ricorrendo al consueto decreto ministeriale con cui annualmente vengono fornite disposizioni in materia di organici.
Adesso, l’Ufficio legislativo del Ministero dell’Istruzione, dovrà mettersi al lavoro in modo da recepire le osservazioni del Consiglio di Stato modificando quindi di conseguenza il testo dei due provvedimenti licenziati dal Consiglio dei Ministri nel dicembre scorso.
Dopo di che i Regolamenti torneranno al Governo per l’approvazione definitiva.
Se tutto procederà per il verso giusto, i Regolamenti potrebbero tornare al Consiglio dei Ministri intorno alla metà del mese di marzo prima di essere sottoposti alla firma finale del Presidente della Repubblica.

Reginaldo Palermo

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