La procedura seguita dal Governo per l’adozione dei Regolamenti attuativi dell’articolo 64 della legge 133/08 continua a tenere banco nel dibattito politico.
Nella mattinata del 2 luglio il sottosegretario Giuseppe Pizza ha risposto alla Camera ad una corposa interrogazione urgente sottoscritta da diversi deputati del PD che chiedevano di conoscere molti aspetti dell’intera vicenda: come mai i decreti già approvati dal Governo non sono stati ancora pubblicati, che fine ha fatto il Piano programmatico e come il decreto interministeriale sugli organici non è mai stato pubblicato nella sua versione ufficiale.
Giuseppe Pizza ha fornito numerosi chiarimenti, proprio a cominciare dalla questione del Piano programmatico che, ha precisato il sottosegretario, “ha la sola funzione di individuare, nel rispetto delle linee d’azione indicate dal legislatore, la gamma di interventi da realizzare con i previsti regolamenti di attuazione per raggiungere l’obiettivo fissato dalla norma e, come tale, costituisce provvedimento a valenza meramente programmatoria, per il quale non è previsto dalla legge alcun formale atto approvativo”.
D’altronde, ha aggiunto Pizza, “il piano è stato formulato di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari”.
Per quanto concerne la mancata pubblicazione dei regolamenti sul primo ciclo e sul dimensionamento Giuseppe Pizza ha spiegato che la Corte dei Conti ha impiegato molto tempo per esaminarli.
Solamente l’11 giugno, per esempio, la sezione di controllo della Corte ha dato il via libera al regolamento sul primo ciclo, ma – ci ha tenuto a sottolineare Pizza – l’intera procedura è stata considerata corretta e legittima sia dalla Corte dei conti sia dal Consiglio di Stato e quindi sarebbero del tutto pretestuose le obiezioni sollevate dall’opposizione e da alcuni sindacati (Flc-Cgil in particolare).
In sede di replica l’onorevole Maria Coscia del PD ha dichiarato la propria piena insoddisfazione per le risposte fornite dal sottosegretario Pizza a nome del Governo.
Ma, a dire il vero, con motivazioni riguardanti più che altro il merito della vicenda; Maria Coscia ha infatti contestato “la scelta di operare tagli indiscriminati che non abbiamo condiviso perché, a nostro avviso, non introduce elementi di razionalizzazione della spesa, ma piuttosto crea una situazione di destabilizzazione nelle scuole”.
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