La polemica sui Regolamenti attuativi dell’articolo 64 della legge 133/2008, di cui abbiamo già scritto in un altro articolo, si chiude definitivamente con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto legge n. 78 del 1° luglio (il cosiddetto decreto “anticrisi”)
Il comma 25 dell’articolo 17 è infatti assolutamente chiaro e inequivocabile e mette fine ad ogni discussione: “Il termine di cui all’articolo 64, comma 4, del decreto legislativo 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, si intende comunque rispettato con l’approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri degli schemi di regolamenti di cui al medesimo articolo”.
A questo punto decadono tutte le obiezioni sollevate negli ultimi giorni dal fronte anti-Gelmini.
Con la pubblicazione del decreto entrano in vigore altre norme che riguardano anche il comparto scuola e di cui il nostro sito ha già dato conto nei giorni passati.
In particolare viene chiarito che gli oneri per le visite fiscali ai dipendenti pubblici ricadono direttamente sul Servizio sanitario nazionale in quanto si tratta di compiti tipici del Servizio stesso. Il comma 23 del medesimo articolo precisa anzi che “a decorrere dall’anno 2010 in sede di riparto delle risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale è individuata una quota di finanziamento destinata” a coprire le spese che le Asl devono sostenere per gli accertamenti medico-legali.
Per il 2009 è già previsto in primo stanziamento di poco superiore a 9 milioni di euro, che però appaiono ampiamente insufficienti a coprire i costi dell’operazione: supponendo che le visite mediche riguardino la scuola nel 50% dei casi, ne conseguirebbe che per esse sarebbe destinata la somma di circa 4milioni e mezzo di euro e cioè 450 euro per ciascuna Istituzione scolastica, somma appena sufficiente a coprire i costi di una decina di visite in un anno.
C’è da credere che, a questo punto, saranno le stesse Asl ad “autoridursi” le visite da effettuare.
Per intanto si attendono le reazioni dell’opposizione alla norma contenuta nel decreto in materia di regolamenti attuativi della riforma della scuola.
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