Il Governo sembra intenzionato chiudere una volta per tutte la questione della valutazione di scuole e insegnanti: nel prossimo Consiglio dei Ministri, previsto per il prossimo venerdì 8 marzo, potrebbe infatti essere approvato lo schema definitivo del provvedimento sul quale, è bene ricordarlo, in Commissione Cultura del Senato il PD si era espresso in senso nettamente contrario.
Il modello previsto dal Regolamento prevede che una valutazione “a più mani” affidata a Invalsi, Indire e ispettori tecnici.
Ma non solo il PD è contrario a questa soluzione,anche i sindacati (Flc-Cgil in testa) hanno espresso più volte le loro critiche e le loro perplessità.
Intanto nell’imminenza della decisione che verrà assunta dal Governo l’Anief prende posizione e sostiene che con questa operazione “il Governo dei tecnici guidato dal professor Mario Monti sta tentando di sferrare l’ultimo colpo basso ai dipendenti e agli utenti della scuola”.
“Conferendo un potere enorme a Invalsi, Indire e agli ispettori ministeriali – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir per il contenzioso – il Governo dei tecnici sta sferrando l’ennesimo colpo di mano finalizzato a privatizzare i prossimi contratti di lavoro. E legare così gli stipendi degli statali con le performance individuali e di struttura”.
Secondo l’Anief “la fondata volontà del Governo di bloccare gli scatti di anzianità fino al 2014 e contemporaneamente di introdurre un sistema di valutazione che porterà fondi solo alle scuole più virtuose, sono dei pezzi che vanno a comporre un orribile “puzzle”. Che produrrà conseguenze disastrose”.
Per saper come si concluderà la vicenda è bene però aspettare fino a venerdì: troppo volte, in questi anni, agli annunci e alle dichiarazioni dei Ministri non hanno fatto seguito fatti coerenti; non è detto quindi che davvero il prossimo Consiglio dei Ministri dia il via libera al provvedimento.
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