Questa volta abbiamo sbagliato le previsioni: poche ore fa, annunciando la presentazione dello schema di regolamento sul sistema nazionale di valutazione in Consiglio dei Ministri, avevamo scritto che a settembre sarebbero iniziate le polemiche.
Errore: le proteste corrono già sul web.
La Flc-Cgil parla di “brutta sorpresa di ferragosto” e stigmatizza che il provvedimento sia stato messo a punto senza il coinvolgimento del mondo della scuola.
“La valutazione di sistema – sottolinea il segretario nazionale Mimmo Pantaleo – assume una funzione di controllo democratico e perciò richiede partecipazione, coinvolgimento, condivisione di tutti i soggetti”.
“Inoltre – aggiunge la FLC – un passaggio cosi delicato non può essere elaborato nel chiuso delle stanze senza un reale confronto con il mondo della scuola. E la distanza con il mondo dell’istruzione è evidentissima dai contenuti della bozza”.
Inevitabile la conclusione del segretario Pantaleo: “Chiediamo al ministro con forza di fermare l’esame del regolamento e di avviare a settembre un confronto vero con il mondo della scuola, le associazioni professionali e le organizzazioni sindacali”.
Nei giorni scorsi anche la FGU-Gilda era intervenuta manifestando apprezzamento per il fatto che il regolamento non prevede “obiettivi e finalità sanzionatorie né un sistema di premialità” ma rimarcando la propria preoccupazione per un “meccanismo che rischia di diventare un ulteriore aggravio di lavoro burocratico per chi insegna (compilare tante carte per giustificare il processo), togliendo tempo e spazio all´attività professionale principale degli insegnanti, cioè insegnare”.
Del tutto diversa la posizione della CislScuola che anzi sostiene che nella seduta del 10 agosto il Governo non abbia neppure approvato lo schema di regolamento ma lo abbia solo letto (in effetti il comunicato stampa informa che il CdM "ha avviato l’esame preliminare di uno schem a di decreto del Presidente della Repubblica recante un regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione"). Secondo il sindacato di Scrima il Governo starebbe cedendo a pressioni esterne (leggi: Flc e associazioni professionali).
CislScuola, anzi, dichiara di apprezzare la proposta del Ministro e si augura che il provvedimento vada in porto quanto prima.
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