La scuola è iniziata da qualche settimana ed è ritornato al centro della discussioni il numero crescente, ma non preoccupante, dei contagiati da Covid.
Venerdì 8 settembre è stata pubblicata una nuova circolare Covid dal Ministero della Salute a firma del direttore della prevenzione Francesco Vaia.
Il direttore fa chiarezza sulle norme da seguire in questo particolare momento storico: “Bisogna evitare assolutamente il ritorno alle mascherine e alla Dad e per fare questo abbiamo istituito un tavolo interdisciplinare per verificare insieme quali misure adottare per dare serenità ai ragazzi, al corpo docente e non docente e ai familiari a casa”.
E continua: “Dai primi dati in nostro possesso rileviamo un aumento abbastanza contenuto dei contagi ben al di sotto sia in termini percentuali che assoluti di quanto alcuni temevano”.
Positivo al Covid, cosa fare a scuola o al lavoro? Le risposte del Ministero della Salute
Ci sono prescrizioni per il nuovo anno scolastico?
Nessuna prescrizione. Caduto l’obbligo di mascherina, niente più distanziamento tra i banchi né tantomeno obbligo vaccinale per insegnanti e personale scolastico.
Se si è positivi si può andare al lavoro o a scuola?
In entrambi i casi è decaduto l’obbligo di isolamento, quindi in teoria i positivi possono andare al lavoro o a scuola, ma come per qualsiasi altra malattia contagiosa la raccomandazione è di rimanere a casa. E il certificato del medico curante, sulla scorta del tampone positivo, giustifica l’assenza.
LEGGI IL CONTENUTO DELLA CIRCOLARE
In particolare, il documento contiene delle indicazioni per l’accesso in Pronto Soccorso e accesso per ricovero nelle strutture sanitarie, accesso alle strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie e misure di igiene e di protezione personale.
Per quanto riguarda gli accessi a ospedali, pronto soccorso e rsa, chi manifesta sintomi riconducibili al Covid è soggetto a tampone obbligatorio. Diversamente, gli asintomatici non hanno nessun obbligo.