Categorie: Generico

Regole sulle assenze dipendenti pubblici: non possono essere modificate dalle Regioni

E’ stata pubblicata proprio in questi giorni la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di due articoli della legge n. 5 del 2009 della Regione Valle d’Aosta.
E subito il ministro Renato Brunetta ha espresso viva soddisfazione dal momento che uno dei due articoli “incriminati” aveva di fatto disapplicato alcune delle norme sulle assenze per malattia inserite nella legge 133 del 2008 da lui espressamente volute.
Per il periodo in cui la legge regionale è stata applicata, e cioè per poco più di un anno, i dipendenti pubblici valdostani (e quindi anche gli insegnanti) hanno goduto di un trattamento più favorevole in caso di malattia: per esempio le visite fiscali sono state disposte quasi solo per assenze superiori a 10 giorni (per assenze di durata inferiore la Regione aveva previsto la facoltatività); diverse anche le fasce orario di reperibilità: dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Persino la riduzione sulla retribuzione è stata applicata in modo diverso: la legge regionale, infatti, prevedeva che questo aspetto venisse demandato alla contrattazione
integrativa.
L’articolo 3 della stessa legge ha consentito al personale in servizio presso la Regione di chiedere l’esonero dal servizio nel caso in cui avesse maturato i 40 anni di contribuzione nei tre anni precedenti (in pratica la legge ha concesso di fatto una sorta di “bonus” a tutti i dipendenti pubblici valdostani).
La Corte ha argomentato che le Regioni, neppure quelle a statuto speciale, possono legiferare su materie che attengono la competenza esclusiva dello Stato.
Senza considerare – aggiunge la Consulta – che consentire alle Regioni di modificare norme che attengono il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti creerebbe evidenti disparità di trattamento, in violazione anche ad altri principi costituzionali.
La Corte Costituzionale non ha impiegato molto tempo per esprimersi sulla questione (molto spesso l’esame delle norme contestate dura anche due o tre anni, mentre in questo caso sono bastati 12 mesi), segno evidente che i supremi giudici non hanno avuto molti dubbi e si sono trovati facilmente d’accordo nell’accogliere il ricorso del Governo contro la legge regionale.
Il Ministro Brunetta ha già fatto sapere che se altre regioni dovessero seguire la strada della Valle d’Aosta saranno immediatamente bloccate.
Nessun commento, per ora, da parte delle organizzazioni sindacali che, al contrario, un anno fa avevano mostrato di apprezzare la legge regionale per l’effetto di attenuazione delle norme del ministro Brunetta. 

In merito a questo articolo è arrivata una precisazione da parte di Mauro de Luca della Segreteria flc CGIL Vale d’Aosta.

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Nel centenario di Danilo Dolci: nonviolenza, maieutica reciproca e l’immaginazione di un mondo più giusto

   Danilo Dolci nasceva cent'anni fa, il 28 giugno, a Sesana, che allora era italiana…

03/07/2024

Dispersione scolastica, gli anni più rischio terza media e primo superiore: perché i docenti tutor non arrivano? Il nostro direttore replica al Ministero

Nel ringraziare la dottoressa Carmela Palumbo, capo dipartimento del MIM, per le precisazioni inviate in…

02/07/2024

La formazione sul sostegno deve essere erogata dalle Università. Risposta alla Latini

Relativamente all’intervista rilasciata dalla Deputata Giorgia Latini, noi docenti precari di sostegno ci sentiamo di…

02/07/2024

Il docente non può pranzare scuola e a nessuno gliene importa…

Nel ringraziare La Tecnica della Scuola per l'interesse mostrato nella causa in questione, (vedasi https://www.tecnicadellascuola.it/settimana-corta-a-scuola-senza-buoni-pasto-e-a-discapito-dei-docenti),…

02/07/2024

Un calcolo matematico spiega perché i maschi non possono allattare

Non scherzate con la matematica: più si conosce, più si approfondisce e più ci si…

02/07/2024

Precari scuola, conviene richiedere la NASpI entro 8 giorni dalla scadenza del contratto

I docenti e ATA con contratto scaduto il 30 giugno possono presentare domanda di NASpI,…

02/07/2024