In un’assemblea sul tema dell’identità sessuale e dell’eteronormatività in una scuola il liceo classico Ariosto di Ferrara, è successo qualcosa di davvero anomalo che ha coinvolto una relatrice di Arcigay, la presidente dell’associazione a Ferrara Manuela Macario, e la dirigente scolastica, Isabella Fedozzi.
La Macario, che ha raccontato la sua versione in un post su Facebook, sarebbe stata interrotta dalla dirigente scolastica, come riporta Il Corriere di Bologna, nel momento in cui ha chiesto alla platea di studenti presenti di alzarsi in piedi se fossero o se conoscessero persone Lgtbtq+.
La preside non avrebbe gradito il gesto e l’avrebbe interrotta. Secondo i docenti lo avrebbe fatto per tutelare la privacy degli alunni. A quanto pare, secondo quando spiegano i genitori, i ragazzi sarebbero rimasti davvero scossi dall’accaduto; alcuni sarebbero tornati a casa in lacrime.
C’è anche un video, pubblicato da Estense.com, che testimonia il battibecco tra le due donne. Le immagini riprendono Macario, tra l’altro ex studentessa del liceo, che indignata ha attaccato Fedozzi, avvertendo che “questa cosa non finirà qua, segnalerò la cosa all’ex Provveditorato”, per poi dirle che “il problema è il messaggio che lascia ai suoi ragazzi. In questo spazio ci sono dei ragazzi Lgbt che fanno parte di un mondo che lei in qualche modo ha calpestato”.
Rinfrancata dagli applausi, Macario ha insistito: “vi dovreste vergognare come dirigenti e come insegnanti, io mi vergogno di cosa è diventato questo liceo”. Ancora applausi. “In questo liceo c’è stato un dirigente scolastico gay che è sempre stato rispettato da tutti”.
Poi è stata la dirigente a parlare, rivolgendosi così ai suoi studenti: “Che voi plaudiate è vostra autonomia, che io abbia delle responsabilità è mia responsabilità. Che la contrarietà delle posizioni debba dare luogo a che qualcuno debba vergognarsi spero sia altrettanto oggetto di riflessione quanto tutto quello che avete sentito. Io non ho chiesto a nessuno di vergognarsi ma sono stata richiesta di vergognarmi”.
Ecco il racconto della relatrice: “La dirigente scolastica è salita sul palchetto dal quale parlavo, mi ha chiesto con veemenza di darle il microfono, mi ha intimato di sedermi (mi ha proprio detto ‘LEI SI SIEDA’ con tono aggressivo) ha rassicurato la platea che la scuola garantiva la libertà di pensiero e il rispetto educativo delle famiglie, ha nemmeno tanto velatamente discreditato il contenuto del mio intervento di carattere scientifico-sociologico per poi concludere girandosi verso di me e dicendomi con tono di disapprovazione che non avrei nemmeno dovuto alzarmi in piedi per intervenire”.
“Tutto questo dovrebbe educare i ragazzi al rispetto? Alla libertà di pensiero? Tutto questo dovrebbe fare sentire accolti i ragazzi LGBTI+ presenti nella scuola?”, ha condannato la Macario. Il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni, ha denunciato “la censura di una preside che secondo noi ha completamente abdicato alla sua funzione educativa”.
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