La scuola – come ogni altro ambiente di vita e di lavoro – è attraversato quotidianamente a tutti i livelli di organizzazione da una micro-conflittualità relazionale e comportamentale, che non sempre viene riconosciuta e affrontata con strategie adeguate di prevenzione e di mediazione dei conflitti.
Succede così che i normali processi di scambio, di comunicazione, che proprio in ambito scolastico dovrebbero essere sempre sorretti da principi educativi, si complicano, si deteriorano, si aggravano. Non bisogna giungere a episodi di bullismo o alle raccolte di firme o alle denunce esplicite per capire se il clima relazionale che si respira negli ambienti di una scuola (dalle classi ai cortili, dalle palestre agli uffici amministrativi, dai servizi ai corridoi) si stia deteriorando o che i rapporti fiduciari (basati su stima e rispetto, ma anche su condivisione di regole comuni) stiano lentamente virando verso atteggiamenti di opposizione e di scontro.
Per quanto problematiche possano essere spesso le condizioni strutturali e funzionali di una scuola, dirigenti e docenti sanno che lo spazio ‘abitativo’ della scuola deve possedere e mantenere nel tempo quelle condizioni minime di accoglienza e di confort psicologico, se si vuole promuovere l’apprendimento e lo sviluppo di tutti gli allievi. Una gestione integrata dei processi di comunicazione, che ai vari livelli interfaccia docenti, genitori, allievi, deve poter contenere al suo interno anche modalità appropriate di individuazione precoce dei conflitti – specie di quelli indotti da una debole interazione fra i vari attori del sistema – e di utilizzazione di strumenti di mediazione e risoluzione di essi, coerenti con gli assunti etici ed educativi della scuola.
Proprio per questi motivi la nostra Casa editrice, ente di formazione autorizzato dal Miur, ha organizzato il corso in presenza “La scuola che sa comunicare. La gestione delle relazioni, della comunicazione e dei conflitti nel mondo scolastico”.
Relatori del corso due docenti d’eccezione: la prof.ssa Anna Maria Di Falco, dirigente scolastico, e il prof. Paolo Bozzaro, psicologo, già presidente dell’Ordine degli Psicologi della regione Sicilia. Il corso della durata di 10 ore si svolgerà nei pomeriggi del 18,19 e 20 febbraio. Alla fine del corso verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
Diventare più consapevoli delle dinamiche che possono aiutare a prevenire i conflitti, migliorando all’interno della propria scuola la rete di comunicazione, promuovendo la partecipazione ai processi decisionali, sviluppando il senso di appartenenza… è una assunzione di responsabilità che meglio si collega oggi alla funzione docente, una funzione non più declinabile solo sul piano squisitamente didattico, ma anche educativo e relazionale.