Andrea Porcarelli, “Religione a scuola fra ponti e muri. Insegnare religione in un orizzonte multiculturale”, FrancoAngeli, € 24,00, è un saggio diretto non solo agli insegnanti di religione cattolica ma anche a chi intende immergersi in una riflessione pedagogica sul valore e il significato dell’insegnamento della Rc nella scuola italiana. Dunque anche a studenti universitari dell’area delle scienze umane e a studenti e docenti delle facoltà teologiche, che sono specificamente interessati alla formazione degli insegnanti di religione e al loro continuo aggiornamento pedagogico-didattico.
Un particolare interesse è rivolto pure ai docenti che intendono partecipare ai prossimi concorsi per avere la docenze dell’Irc.
Un progetto di ampio respiro, dunque, e puntuale per i temi e gli argomenti trattati e realizzato dal prof Andrea Porcarelli dell’Università di Padova, nonché Coordinatore del gruppo di lavoro della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) su “Religiosità e formazione religiosa”.
Un esperto dunque che affronta il tema, spesso contrastato, dell’insegnamento della religione nella scuola, ma con riguardo alla sua storia in Italia e dunque con l’obiettivo di una riflessione chiarificatrice su un insegnamento che vorrebbe “costruire ponti” piuttosto che ad innalzare muri. Una sezione del libro è infatti dedicata al “Percorso storico dell’insegnamento religioso in Italia”, a partire dalla Statuto Albertino al nuovo millennio, per segnalare appunto anche l’spetto più squisitamente informativo del libro.
Stesso discorso riguarda il dibattito che negli anni si è prodotto sull’insegnamento religioso, mentre resta sempre in primo piano la riflessione pedagogica sull’identità dell’IRC come disciplina “dialogica” che affonda le radici nella divina Rivelazione e nella Teologia come dialogo interreligioso.
In ogni caso, a merito del saggista, porre a tema la questione dell’insegnamento o degli insegnamenti religiosi in una società complessa, post-secolare e multiculturale, rappresenta una sfida impegnativa e coinvolge una pluralità di sguardi disciplinari, che vanno da quello sociologico, a quello politico, a quello giuridico.