E’ stato presentato un provvedimento allo studio dei tecnici della Lega, fortemente voluto dal presidente della VII commissione del senato, Mario Pittoni, che a breve dovrebbe essere depositato, in merito alle procedure concorsuali per il reclutamento degli insegnanti di religione cattolica. In base a tale provvedimento, ci sarebbe il via libera per i precari che hanno alle spalle almeno 36 mesi di servizio.
La risoluzione in Commissione Cultura, presentata dall’onorevole Flora Frate lo scorso 7 novembre, interviene proprio su questo fronte, sottolineando come la legge 107/2015 abbia escluso gli isnegnanti di religione dalla stabilizzazione.
Da qui la proposta, che dovrebbe essere ufficializzata a breve, di procedere ad un concorso riservato per i precari con 36 mesi di servizio alle spalle.
In questo modo, le assunzioni saranno divise per il 50% ai vincitori di concorsi ordinari, scrive Italia Oggi, ed il 50% restante dalla graduatoria del concorso riservato.
Ad avere la precedenza, tuttavia, sul primo 50%, saranno i docenti di religione in graduatoria dall’ultimo concorso del 2004, che da allora sono rimasti precari. A seguire i futuri vincitori dei concorsi ordinari.
In questo modo, dovrebbe risolversi la questione degli idonei del concorso 2004, i quali avrebbero potuto trovare stabilizzazione già nel 2013, ma che per un mero errore tecnico restarono fuori dai giochi.
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