L’insegnamento della religione cattolica trova sempre meno interesse tra gli studenti italiani. Come riporta “Il Giorno” in Lombardia più di un alunno su cinque si avvale della possibilità di non seguirla. A fornire questi numeri #Datibenecomune insieme all’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.
In Lombardia la percentuale è del 22,07, più alta della media nazionale (14,07%). In alcune province come Brescia e Mantova si arriva a un quarto (25%) mentre a Milano e Bergamo siamo poco sotto. Ciò deriva dalla presenza di studenti con cittadinanza non italiana che seguono religioni diverse da quella cristiana (17%) influisce certamente, anche se non è l’unico motivo.
Il divario con altre regioni, specie del Sud, è più che evidente e ciò fa pensare anche a un cambiamento sociale generale nella popolazione. Peraltro la media nazionale va via via incrementandosi, passando da un 12,90% del 2018/19 a un 14,07% del 2020/21. Ma i dati non sono completi poiché il Ministero dell’Istruzione non mette a disposizione tali informazioni. L’unica fonte era la Conferenza Episcopale che li forniva però solo per macroaree.