Didattica

Religione, gli atei regalano Lego alle scuole per l’ora alternativa. Snadir diffida i presidi: quel kit va usato da tutti

È passata quasi inosservata la singolare iniziativa, di qualche giorno fa, dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti che sostegno dell’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica, ha speso 70.000 euro per assegnare 175 kit Lego agli 85 istituti che ne hanno fatto richiesta. Manuel Bianco, responsabile comunicazione interna Uaar e ideatore dell’iniziativa ha spiegato che si è trattato di “un aiuto concreto alle scuole, che spesso – date le scarse risorse economiche – non hanno a disposizione grandi mezzi per valorizzare quello spazio di apprendimento” fornendo loro strumenti didattici per l’apprendimento della didattica legata alla scienza e alla robotica rivolti ad alunni di 11-14 anni.

La protesta dello Snadir

L’iniziativa non è piaciuta allo Snadir, il primo sindacato dei docenti di religione. “tra i contenuti formativi per la disciplina alternativa all’insegnamento della religione – replica Orazio Ruscica, leader storico dello Snadir – sono state individuate tematiche come i diritti umani, la salvaguardia dell’ambiente, la pacifica convivenza tra i popoli, il dialogo interculturale, e altro”.

Dopo avere definito quella degli atei “una iniziativa originale”, il sindacalista Snadir tiene a dire che si tratta di “di uno sforzo economico notevole che, tuttavia, realizza un “regalo” per pochi e che, tra l’altro, prescinde da una specifica progettazione didattica”.

Le scuole trovino i soldi nel proprio bilancio

Invece, continua, gli istituti scolastici avrebbero “bisogno di risorse economiche, ma la scuola pubblica tali risorse le deve cercare nel suo bilancio per attivare percorsi formativi che, se condivisi e deliberati dagli Organi collegiali, vanno poi sostenuti con gli strumenti didattici individuati dagli insegnanti e garantendone la disponibilità a tutte le scuole”.

Quindi, il segretario Snadir diffida “i dirigenti scolastici dal predisporre tali attività solo per i non avvalentesi (chi non fa religione cattolica ndr) poiché tale misura andrebbe a creare una discriminazione tra coloro che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e coloro che non se ne avvalgono”.

Sarebbe discriminante…

Ruscica prende quindi atto dello “sforzo dell’UAAR di rendere appetibile agli studenti la scelta di non avvalersi dell’insegnamento dell’ora di religione, ma piuttosto che interrogarsi sulla scelta di nuovi e originali specchietti per allodole”, ritiene che “occorrerebbe invece preoccuparsi di non creare sciocche discriminazioni tra studenti a partire dalle loro libere scelte”.

Infine, il segretario nazionale Snadir ritiene che “l’idea di offrire temi e contenuti per l’attività alternativa all’Irc diversi dall’area disciplinare delle scienze umanistico/filosofiche/sociali mostra l’incapacità di suggerire contenuti validi pari all’alto valore culturale dell’insegnamento della religione”.

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Alessandro Giuliani

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